"Iniziare bene l'anno è molto importante, l'Inter ci vuole sempre essere e vogliamo vincere contro un'avversaria agguerrita. Sarà una bella partita". Comincia così la chiacchierata di Beppe Marotta con i colleghi di SportMediaset a pochi minuti dal fischio d'inizio della semifinale di Supercoppa Italiana tra Inter e Atalanta. 

Si può scelgliere un obiettivo o ha ragione Mkhitaryan che dice che vuole vincere tutto?
"Eh sì, è il diktat e lo insegna la storia di questo club e il suo palmares ricco di successi. Stiamo partecipando a tante competizioni e l'obbligo è tentare di vincere. Dobbiamo dare tutto, poi se gli altri saranno più bravi li applaudiremo. Nella storia dell'Inter c'è l'obbligo di ambire al massimo". 

L'Atalanta è la squadra più difficile da affrontare in questo momento. Cosa teme di più?
"L'Atalanta non è più un'outsider, ma una realtàa anche in Europa in virtù di un ciclo partito anni fa. Non c'è una cosa in particolare: sono forti la società, l'allenatore e i giocatori. Sono orgoglioso perché il calcio e lo sport rappresentano una parte del patrimonio e una risorsa dell'Italia: rappresentare il Made in Italy fuori dall'Italia è un orgoglio. Sarà uno spot per il nostro movimento". 

La maglia dell'Inter con le due stelle data oggi a Ibrahimovic è già il regalo dell'anno. E tu sembravi felice.
"Mi ha fatto una battuta. All'ambasciata tutte le squadre hanno consegnato le rispettive maglie, voi vi siete focalizzati sullo scambio Inter-Milan ma ce ne sono stati anche altri. È una cosa bella, piacevole e simpatica". 

Battuta tua o di Ibrahimovic?
"Stavamo parlando perché eravamo fermi con le maglie da un po' aspettando le fotografie". 

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Sezione: In Primo Piano / Data: Gio 02 gennaio 2025 alle 19:31
Autore: Stefano Bertocchi / Twitter: @stebertz8
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