L'Inter made in Italy insegue la sua quarta Champions League. A porre l'accento sull'impronta italiana della squadra di Inzaghi è il Corriere dello Sport, che nella sua edizione odierna ricorda che cinque elementi della formazione titolare sono del Belpaese: si tratta di Darmian, Acerbi, Bastoni, Barella e Dimarco

Acerbi ha pian piano scalzato De Vrij dal centro della difesa, Darmian è diventato l'erede di Skriniar, Dimarco quello di Perisic. Mentre Bastoni e Barella sono ormai da anni dei punti fissi. E ora sono pronti a giocarsi le loro carte nella finale di Champions contro il Manchester City. "A proposito di Istanbul - aggiunge il Corsport -, la matrice azzurra dell’Inter attuale è sostanzialmente l’opposto di quella che sollevò la Coppa dalle grandi orecchie nel 2010 a Madrid. Quella squadra, infatti, sempre considerando i titolari, era completamente composta da stranieri. Anche in panchina, dove sedeva Mourinho, mentre adesso si accomoda l’italiano Inzaghi. Oggi, peraltro, è importante pure il contributo di chi non è in prima fila, come i vari D’Ambrosio, Gagliardini, Bellanova e Cordaz".

Si tratta di una scelta precisa da parte del club, intenzionato a procedere su questa linea anche per il futuro. Ecco perché sui taccuini di Marotta e Ausilio è cerchiato in rosso il nome di Giorgio Scalvini per il dopo-Skriniar, oltre a quello di Davide Frattesi per il centrocampo. "La sua prestazione a San Siro, la scorsa settimana, ha impressionato, e qualche riflessione è stata fatta - chiosa il quotidiano -. Sia Scalvini sia Frattesi, evidentemente, sono gioielli molto cari, e quindi complicati da raggiungere. Ma qualche formula “fantasia” potrebbe agevolare i discorsi con Atalanta e Sassuolo".   

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Sezione: Focus / Data: Sab 20 maggio 2023 alle 11:15
Autore: Stefano Bertocchi / Twitter: @stebertz8
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