Una partita che hai in mano, che non si capisce come ti possa sfuggire. E invece sfugge. La Gazzetta dello Sport commenta il ko nerazzurro in casa della Juve: dopo un primo tempo di fatto dominato, i campioni d'Italia si sono adagiati, hanno perso mordente e si sono ritrovati con un pugno di mosche.

La vittoria - si legge - dopo un primo tempo in assoluto controllo, sembrava alla portata. Esattamente come all'andata e come in altre occasioni: l'Inter ha sprecato, non ha monetizzato la superiorità e alla fine ha pagato. Da Dumfries a Lautaro: "Le solite tare che i campioni si trascinano dall’inizio della stagione: mancanza di ferocia e di concretezza, qualità che un anno fa, quando vinceva tutti gli scontri diretti, erano la sua specialità - sottolinea la rosea -. Ancora giù di tono Calhanoglu. Crollo atletico nella ripresa, nonostante la settimana di riposo. Forse c’entra anche l’età media della squadra (31, la più alta in un Derby d’Italia nell’era dei 3 punti) contro i 25 della Juve (la più giovane dal ’94-95). Fallito il sorpasso al Napoli. Una carezza della Signora ad Antonio Conte. Gli amici si vedono nel momento del bisogno".

"L’Inter, che contava di presentarsi allo scontro diretto del Maradona guardando il Napoli dall’alto, dovrà cambiare programmi. Nell’attesa, farà bene a recuperare la ferocia perduta. Unica consolazione per Inzaghi: nel Napoli non figurano Conceiçao, né padre né figli".

Sezione: Focus / Data: Lun 17 febbraio 2025 alle 08:14 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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