L'Inter Primavera esce sconfitta dal campo del Torino con un rotondo 3-0 senza storie che mette in luce i difetti della difesa nerazzurra: nota di demerito a tutto il reparto per i gravi errori e le disattenzioni nel primo e nel terzo gol granata. Gli unici che spiccano in positivo sono invece Matteo Spinaccè e Matteo Cocchi, tra i pochi a provare (invano) a raddrizzare una situazione complicata.

UP

SPINACCÈ - È l'unico che prova a tenere alta la testa, spronando la squadra con il giusto linguaggio del corpo per riaprire una partita più che complicata. Lotta e si sbatte tra le due linee granata, nel primo tempo gli unici tentativi nerazzurri verso la porta di Siviero sono suoi. E nel secondo tempo pure. 

COCCHI - L'Inter soffre soprattutto sulla corsia opposta alla sua, lui prova a limitare i danni in fase difensiva e a dare il suo apporto in quella offensiva. Quando ha la possibilità sgasa sulla fascia e pennella qualche traiettoria pericolosa, in corsa o da calcio piazzato. È uno dei pochi che prova ad accendere la luce.  

DOWN 

BOVO - Ha grandi colpe (come suoi altri compagni, sia chiaro) nell'azione del vantaggio del Torino, perdendo la marcatura su Della Vecchia che poi beffa Zamarian da distanza ravvicinata. Non riesce ad entrare definitivamente in partita - complice anche l'asfissiante pressing del 7 granata - e la diretta conseguenza è che il centrocampo del Torino prende in mano il gioco, dominando il primo tempo. Va meglio nella ripresa.

LA DIFESA - Il Torino calcia poco ma punge tanto. Troppo. E la colpa è di tutto un reparto che nel piovoso pomeriggio torinese scricchiola e non funziona: le dormite da matita rossa sono quelle sul primo gol di Della Vecchia e sul tris di Mendes, mentre sulla perla di Perciun le responsabilità sono annacquate dalla bravura avversaria. Là dietro ci saranno tante cose da rivedere. 

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Sezione: Focus / Data: Sab 01 febbraio 2025 alle 13:24
Autore: Stefano Bertocchi
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