SOMMER 6 - L'ennesimo clean sheet a livello internazionale, il settimo su 8 partite nel maxi girone. Roba da matti per gli amanti delle statistiche. Paradossalmente è lui che mette a rischio la propria porta con un'uscita palla al piede e un passaggio che per un soffio non viene intercettato. Il clima di festa e la noia fanno certi scherzi.
PAVARD 6,5 - Quando c'è bisogno è sempre ben posizionato e tra scivolate spettacolari e anticipi efficaci non concede nulla ai connazionali. Dopo l'espulsione di Mawissa alza il baricentro e diventa la guardia del corpo di Dumfries, proteggendone le sgroppate e presentandosi sull'uscio della sua porta in caso di necessità. Rammarico enorme per quella palla gol clamorosa calciata addosso a Majecki: poteva finalmente sbloccarsi dopo un anno e mezzo in nerazzurro. Sarà per la prossima. Contro chi è?
DE VRIJ 6,5 - Normale amministrazione per un giocatore che nel rispetto dei diritti umani dovrebbe riposare e invece è irrinunciabile per il proprio allenatore. A ragione, visto il modo in cui dirige le danze dietro e non lascia neanche le briciole a Embolo e compagni. Con la superiorità numerica diventa il primo regista della squadra e le permette di giocare alta assecondando la costante ricerca del gol. Una passeggiata di salute.
BASTONI 7 - Qualche buontempone catalano ha osato sostenere che Cubarsì sia, in estrema sintesi, meglio di lui. Lesa maestà! Lui la prende sul personale, o semplicemente affronta l'impegno come another day in the office: insuperabile dietro, propositivo davanti, con quel sinistro di velluto che alla vecchia maniera prova a mandare in porta Barella da distanza siderale. Perché certi puntini sulle i vanno messi. DAL 59' CARLOS AUGUSTO 6 - Da braccetto e con il risultato in cassaforte gli basta fare atto di presenza, assecondando le iniziative di Dimarco e mettendo il lucchetto per eventuali approcci poco galanti degli ospiti.
DUMFRIES 7 - Qualcuno lo fermi, perché si rischia di superare i limiti conosciuti dall'occhio umano. Prima di salutare la mestamente la contesa Mawissa deve affidarsi alla preghiera per non farsi demolire dal treno in corsa, poi è il turno di Henrique che poveraccio entra a freddo e ha il compito di arginare, come una diga ormai fradicia, uno tsunami. Guadagna anche un mezzo rigore e poi, in perfetto stile Denzel, fa scelte rivedibili sul più bello. Ma chi potrebbe lamentarsi? DAL 75' DARMIAN SV.
BARELLA 7 - Scende in campo con una diffida sul groppone consapevole di rischiare l'andata degli ottavi di finale. Ma la priorità è assicurarsela evitando i playoff e sin dal calcio d'inizio scatena la sua furia agonistica che nel tabellino si traduce con un assist a Lautaro ma per chi assiste alla partita è l'esaltazione dell'onnipresenza. Scatta, rincula, difense, riparte, crossa, rischia anche il giallo. Non si nega nulla di quello che un calciatore a certi livelli dovrebbe fare. Meglio in un palcoscenico come quello massimo europeo. DAL 59' FRATTESI 6 - Oltre mezz'ora in campo per evitare rischi diosciplinari a Barella, assicura corsa e pressing facendosi coinvolgere in diverse iniziative offensive.
ASLLANI 6,5 - Qualche imbarazzo in avvio quando il Monaco, ancora convinto di potersela giocare, alza il pressing e lo costringe a un paio di palloni forzati e imprecisi. Poi il vento inizia a tirare verso la porta del Monaco e lui, con la leggerezza dei veterani, si piazza lì in mezzo e distribuisce a destra e a sinistra palloni che i compagni provano a ottimizzare. Con l'uomo in più per lui diventa tutto più facile e divertente.
MKHITARYAN 7 - Mentre gli altri si divertono, lui che è l'adulto responsabile si assicura che non ci siano spifferi a centrocampo e permette ai compagni di salire con costanza. Bravissimo a leggere in anticipo le iniziative degli avversari e a innescare con rapidità le ripartenze che il Monaco concede. E quando si mette in proprio favorisce con una percussione centrale la terza rete di Lautaro. Se c'è da abbassare i ritmi si allea con Asllani e avvia la ricarica veloce della batteria nerazzurra.
DIMARCO 7 - S'infila nei buchi lasciati da Vanderson cone Jerry si rifugiava nella tana lasciando Tom a bocca asciutta. Ha il piede rovente e oltre a palloni messi in mezzo con il goniometro sfiora l'impresa su punizione, alzata sopra la traversa da Majecki. Il rimpianto è quel pallone mandato alle stelle dopo un assist avveniristico di Thuram, quando aveva pure il tempo di accendersi una siga. Poco male, rimarrà un cruccio personale in un contesto gaudioso.
MARTINEZ 8,5 - E' in una serata in cui ha il piede fatato, perché dal dischetto e sul raddoppio calcia letteralmente addosso a Majecki annebbiandone i riflessi, poi il destino lo mette davanti al traguardo della tripletta che taglia con gioia. Getta nella mischia una cattiveria inaudita, sa che deve cavalcare uno stato di forma strepitoso e non si tira indietro partecipando alla costruzione (che assist per Pavard...) e alla distruzione della manovra. Scatta in fuga solitaria nella classifica dei migliori goleador nerazzurri in Champions League, nella serata europea più decisiva. DAL 75' DE PIERI SV.
THURAM 7,5 - Un'iradiddio, in poco più di 10 minuti tramortisce il Monaco guadagnandosi un rigore e un'espulsione. Sui lanci in profondità è una vipera, dalle tribune si riesce a leggere il terrore negli occhi di chi deve affrontarlo in velocità. Per l'assist per Dimarco usa lo specchietto retrovisore, peccato per lo spreco insensibile. A un certo punto sembra che i connazionali gli abbiano preso le misure, ma in realtà si sta solo riposando per tornare in spolvero nella ripresa. Esce dopo meno di un'ora: una specie umana del genere va protetta. DAL 59' ARNAUTOVIC 6 - Sufficienza di stima, perché in una serata del genere non è corretto andare al di sotto. Però sbaglia due gol, soprattutto il secondo di testa da un centimetro, che in altre circostanze metterebbero a rischio il senso del pudore dei tifosi.
ALL. INZAGHI 8 - Sa benissimo che questa è LA partita da vincere e non si preoccupa di quella che verrà dopo, proponendo il miglior undici possibile. Risultato alla mano, non fa bene, di più perché l'Inter divora letteralmente il Monaco rendendolo un naufrago in balia delle onde. Si prende il lusso di far esordire De Pieri e può persino rammaricarsi per un risultato troppo generoso nei confronti dei monegaschi. Percorso europeo eccellente.
MONACO: Majecki 5,5, Vanderson 4,5, Kehrer 5 (dal 46' Teze 5), Salisu 5, Mawissa 4, Camara 5,5 (dal 46' Magassa 5), Zakaria 5, Akliouche sv (dal 20' Henrique 5), Golovin 5 (dal 79' Ben Seghir sv), Minamino 5,5 (dal 68' Michal 5,5), Embolo 5. All. Hutter 5
ARBITRO: PELJTO 6 - Gli toccano diverse situazioni da valutare in area di rigore del Monaco, assegna correttamente il primo penalty poi sorvola su quello dubbio ai danni di Dumfries e su quello assai più evvidente per fallo su Asllani. Troppo frettoloso, in quest'ultimo caso, il VAR nell'etichettare come tutto regolare. Sacrosanta l'espulsione di Mawissa. Superati questi ostacoli, conduce in porto la nave senza problemi.
ASSISTENTI: Beljo 6 - Ibrisimbegovic 6
VAR: Dankert 5,5
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