Da mercoledì Sandro Mazzola non è l'interista con più gol segnati in Coppa Campioni. A superare la leggenda nerazzurra è il capitano Lautaro Martinez, tornato a macinare gol e record e con la tripletta inflitta al Monaco si è posizionato al fianco di Sandrino. A parlarne è proprio l'ex attaccante della Beneamata che alla Gazzetta dello Sport augura all'argentino di segnarne "molti, molti più di lui".

Mazzola, Lautaro l’ha raggiunta: siete i due re dei bomber interisti nella storia Champions.
"Una persona non deve mai essere legata troppo ai propri traguardi, questo vale soprattutto per gli sportivi che devono pensare solo a rendere felici le persone che stanno a casa o allo stadio. In questo caso, poi, c’è di mezzo la mia Inter e per questo sono ancora più felice di essere stato raggiunto da un grande cannoniere come lui. Lautaro è forte forte, non lo scopriamo soltanto adesso. Ma, piuttosto, ho una curiosità...".

Prego.
"Ci ho messo meno tempo io o lui ad arrivare a 17 reti in questa Coppa?".

Lei lo ha fatto in 35 partite mentre Lautaro in 37... Vince Mazzola!
"Ah, mi consolo così, ma io a Lautaro auguro di farne molti, molti di più di me. E con questi gol, di trascinarci alla vittoria della Champions League. Anzi, spero che ne vinca due, come è successo alla mia grande generazione".

Meglio parlare del Toro, giusto: cosa le piace del capitano interista di questa epoca?
"Il soprannome è bello, per uno che di cognome si chiama Mazzola ancora di più... Non è solo un grande attaccante, ma anche un grande capitano. Onora la maglia numero 10, che è sempre sacra nel calcio, anche se per me è altrettanto importante la numero 8, come sanno tutti. E poi incarna l’Inter, si fa voler bene dalla gente e dai compagni, dà l’esempio anche quando le cose non vanno bene".

Ha visto che prima la palla non entrava mai e adesso segna anche girato di spalle?
"Di grandi attaccanti ne ho visti tantissimi, qualche assist a Boninsegna e a Riva l’ho fatta pure io nella mia carriera. Sono fatti tutti così i bomber, hanno momenti in cui ci sono delle difficoltà sotto porta e altri in cui invece centrano il bersaglio in continuazione. I conti si fanno sempre alla fine, l’importante è non abbattersi: mi pare che il nostro capitano non lo faccia mai. Io dico che quest’anno possiamo sognare per davvero...".

Parla sia di campionato che di Champions?
"Certamente, perché scegliere solo una Coppa? In campionato è una bella lotta con il Napoli, che è tosto, ma nel calcio l’importante è stare sul pezzo fino alla fine. Abbiamo una squadra forte, dobbiamo pensare anche all’Europa. Non dico che si possano già prenotare i biglietti per la finale, ma abbiamo delle ottime carte in mano. E allora giochiamocele tutte! Secondo me, alla fine la squadra da battere resta sempre il Real Madrid, ma ci siamo anche noi".

Intanto, c’è il campionato e il 'suo' derby col Milan.
"È la partita più importante di tutte, vi devo spiegare il perché? Loro sono messi un po’ così, ma nel derby si azzera tutto. Dimentichiamoci le vittorie e le sconfitte, anche la Supercoppa che abbiamo appena perso. Io dico che l’Inter è più forte, ma il valore va sempre dimostrato sul campo. Però mi fido del nostro allenatore: Inzaghi sta rimettendo a posto tutti quelli che non lo consideravano un grande tecnico. E poi sono molto felice di avere così tanti italiani in squadra. I vari Barella, Bastoni, Dimarco, Frattesi, Darmian: loro sanno molto di più degli stranieri quanto sia speciale la maglia che indossano e quanto vada onorata. Soprattutto quando giochi contro quelli là...".

Ma se chiude gli occhi e pensa a questa partita, cosa le viene in mente?
"Le raccomandazioni del grande Meazza, sapeva come motivarci, lui che aveva “l’onta” di essere stato milanista. E poi la città che si risvegliava con il pensiero della partita, una festa per tutti. C’era rispetto e rivalità, ma in campo ce le suonavamo di brutto. Adesso sfido Lautaro a fare come me: segni anche lui in un derby dopo 13 secondi...".

Difficile anche per questo Lautaro in forma scintillante. 
"Quella partita (24 febbraio 1963, ndr ) resta la gioia più grande tra tutti i miei derby. Ma, ovviamente, anche se il Toro dovesse metterci qualche minutino in più a segnare, per me andrebbe bene lo stesso...".

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Sezione: Focus / Data: Sab 01 febbraio 2025 alle 12:54
Autore: Egle Patanè
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