Le “violenze poste in essere allo stadio”, contro gli steward e contro gli altri tifosi, sono in realtà “contro qualsiasi spettatore” e generano “un clima di diffuso timore”, causando anche “un rilevante danno economico per la società”, anche perché “inevitabilmente un gran numero di persone”, in particolare “quelle più fragili” come anziani e bambini, vengono “dissuase dall’assistere alle partite” del Milan. Non solo la Serie A, dunque, ma anche il club rossonero intende costituirsi parte civile nel processo alle curve violente.

Come riportato dall’Ansa, lo scrive l’avvocato Enrico de Castiglione, legale del club rossonero, nell’atto di costituzione come parte civile nel primo processo milanese iniziato oggi e scaturito dalla maxi inchiesta di Polizia e Gdf e della Procura sugli ultras delle curve di San Siro. Nello stesso atto si chiede il riconoscimento di danni non patrimoniali di immagine e patrimoniali, anche perché “i tifosi” rappresentano per le squadre di calcio “una delle principali risorse economiche”.

L’associazione per delinquere della Curva Sud, si legge ancora, avrebbe fatto dello stadio "un territorio di propria pertinenza da ‘presidiare’ con la violenza”, intimidendo chiunque “tenti di limitare l’egemonia del consorzio criminale". Tra i fatti riportati nell’atto ci sono, oltre alle aggressioni agli steward, gli ingressi “abusivi allo stadio di centinaia di persone”, che erano favoriti dalle violenze del gruppo della Sud, per ogni partita casalinga del Milan.

Sezione: Il resto della A / Data: Gio 20 febbraio 2025 alle 17:41
Autore: Milano Redazione FcInterNews.it
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