La carica dei tifosi che circondano il pullman, la densità emotiva di una serata importante carica di adrenalina. L'Inter cerca di aggredire sin da subito il Genoa e le due squadre non si studiano, ma puntano a colpirsi senza soluzione di continuità. Attivismo dinamico su entrambi i fronti: sono troppi gli errori di gestione del pallone che commette il Biscione nella prima parte di primo tempo. Il Grifone, ben messo in campo, conosce a menadito gli ingredienti da applicare e lo fa con grande personalità, sfruttando la corsa rapida di Zanoli, l'effervescenza di Frendrup in mezzo al campo e il movimento intermedio di Miretti, che occupa una sorta di zona ibrida difficilmente intercettabile dal centrocampo nerazzurro. Qualche sporadico tentativo nerazzurro, anche se le occasioni vere e proprie latitano. Il Genoa combina bene nello stretto, l'Inter mostra qualche difficoltà nella rincorsa all'indietro e nella fase di costruzione della manovra.

CERCASI INTRAPRENDENZA. Al contrario di quanto accaduto sei giorni fa allo Stadium, questa volta il primo tempo dell'Inter è all'insegna dell'opacità. Gli spazi da cercare sono tanti, ma il Genoa riesce a sporcare qualsiasi soluzione. Non è la solita Inter arrembante, nonostante i primi dieci minuti completamente all'attacco. Il Grifone è rognoso, fastidioso e anche pericoloso talvolta in qualche ripartenza negli spazi. Serve di più dai nerazzurri sul piano della qualità delle giocate e dell'intraprendenza. Le qualità individuali, unite alla crescita tecnica di gruppo, possono fare la differenza in partite come questa. Il ritmo è alto, gli spazi sono densi e la consistenza sembra mancare alla formazione di Inzaghi. A una settimana dallo scontro Scudetto del Maradona serve di più per pungere il Genoa. Così il Biscione cerca di aumentare il tasso qualitativo ed energico dello sviluppo offensivo. Intorno all'ora di gioco il forcing aumenta.

SI SCATENA IL FATTORE MARTINEZ. Non è di certo la miglior versione dell'Inter, ma i nerazzurri lottano cercando di portare a casa i tre punti. La carica agonistica è tanta, il tifo nerazzurro è asfissiante e si fa sentire senza nemmeno un secondo di silenzio. In serate come queste conta solamente vincere e non è semplice perché il Genoa è un avversario estremamente ostico. Pavard impegna Leali con una rovesciata acrobatica, Barella spacca la traversa e delizia il pubblico della Scala del Calcio con giocate d'alto rango: tacchi e filtranti di un rilievo particolarmente elevato. A San Siro si scatena il Fattore Martinez: il portiere fa una grandissima parata su Ekuban, impedendo ai liguri il gol del vantaggio. E il capitano Lautaro Martinez, sul fronte opposto, si scatena offensivamente, sbloccando la sfida con un colpo di testa dei suoi, a pochi metri dalla porta. Una conclusione deviata da Masini e che finisce nel sacco. E' la rete che proietta momentaneamente l'Inter in testa alla classifica, in attesa del lunch match del Sinigaglia tra Como e Napoli. La lotta è ancora lunga, ma questi tre punti pesano davvero tantissimo.

Sezione: In Primo Piano / Data: Dom 23 febbraio 2025 alle 08:00
Autore: Niccolò Anfosso
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