Gol, vetta e... sassolini tolti. Serata totale per Lautaro Martinez, ancora decisivo e per una volta anche polemico per le tante chiacchiere del post-Juve che lo hanno riguardato direttamente.

"Era tanto liberatoria quella testata che Lautaro, di colpo, si è trasformato in Manolo: si è arrampicato sulla recinzione dietro la porta fino quasi a scavalcarla, neanche fosse il re degli scalatori a mani nude. Ha sentito il bisogno di urlare ai tifosi da vicino, vista tutta la frustrazione accumulata in una partita-manifesto: quella contro il Genoa ha mostrato esattamente lo stato dell’arte in casa Inter. La squadra è “normalizzata”, affaticata, ma sempre legata nella buona e nella cattiva sorte al capitano. E così quei muscoli allo spasimo da free climber davanti al primo anello verde diventano la più dolce delle metafore per Inzaghi: accovacciata sulle spalle dell’argentino, è l’Inter stessa che si è arrampicata al primo posto", evidenzia la Gazzetta dello Sport.

Poi l'affondo del diretto interessato: "Un’esultanza così a volte ti esce da dentro: ho imparato negli anni a lasciarmi dietro tutto, ma quando si parla così tanto male di una persona... Mi riferisco a quello che è successo dopo la Juve, con tutte le telecamere addosso: non ho mai bestemmiato, mi ha dato molto fastidio tutto. Cerco di trasmettere il rispetto ai miei figli, per questo non accetto questa accusa. Chi mi conosce sa che persona e che padre sono, sono tranquillissimo con me stesso". Macigno tolto.

Sezione: Rassegna / Data: Dom 23 febbraio 2025 alle 08:56 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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