L’abolizione dell’albo Agenti Fifa ha dato uno scossone, per lo meno a parole e nella battute iniziali, al mondo del calcio. Non è ancora chiaro cosa sta succedendo, e cosa succederà nei prossimi mesi. FcInterNews.it partecipa al dibattito e cerca di dare il suo contributo, raccogliendo l’opinione qualificata di Silvano Blanditi, laureato in giurisprudenza nel 2002 presso l’Università di Ferrara con la tesi dal titolo “Ordinamento sportivo e libera circolazione degli atleti”, master in Diritto ed Economia dello Sport presso l’Università di Firenze e il centro Tecnico di Coverciano nel 2003, oltre che titolare di una licenza di Agente Fifa dal marzo 2003 e specializzato in mediazione sportiva e commerciale.

Blanditi, l’abolizione dell’albo Agenti Fifa è da considerarsi cosa fatta?

“Non ancora: si tratta di una proposta di riforma che è stata a più voci richiesta e tracciata nelle varie sedute e riunioni presso la Fifa e caldeggiata dagli organi del calcio europeo tra cui Associazioni e Leghe”.

Quale sarà il passo successivo?

“Si parla di una riforma epocale che prenderà avvio da novembre 2011, ma non si conoscono ancora in maniera precisa né le modalità né le regole con cui le nuove figure professionali degli intermediari andranno ad operare. Tutti gli addetti ai lavori, i club e soprattutto gli Agenti licenziati dalle Associazioni nazionali attendono un nuovo Regolamento operativo che sembra debba essere preparato entro la fine di marzo 2011 dalla sottocommissione della Fifa”.

Cosa succederà nel prossimo futuro?

“Non credo assolutamente che la Fifa lascerà aperta alla deregolamentazione più selvaggia una materia cosi delicata come il trasferimento in ambito nazionale e internazionale dei calciatori. L’istituzione e l’operatività del TMS (Transfer match system), collegato a una rigida protezione dei trasferimenti dei minori in ambito internazionale ha creato una rete più rigida di controlli sui trasferimenti dei calciatori provenienti soprattutto da continenti diversi. Ciò sta comportando una maggiore verifica anche dei trasferimenti di denaro tra i club per aumentarne la trasparenza, insistere nella lotta al riciclaggio e ridurre l’evasione fiscale. In questo senso si inserisce la riforma degli agenti col passaggio agli intermediari sportivi registrati presso ciascuna federazione nazionale ogni volta debbano compiere un trasferimento internazionale e non”.

Sarà una giungla come si sente dire?

“Non credo. Chi ha acquisito competenze specifiche lavorando giorno per giorno nei campi e seguendo da vicino le vicende degli atleti e dei club continuerà a svolgere la professione. Viceversa, tutti coloro che non hanno una specializzazione precisa nella materia, parlo anche di avvocati e commercialisti con competenze esclusivamente generaliste non credo possano affacciarsi con professionalità, limitandosi ad offrire a club e calciatori semplici dichiarazioni dei redditi o recupero dei crediti.

Coloro i quali hanno sostenuto l'esame da Agente Fifa nell'ultimo anno, come si regoleranno? E' una beffa per loro?

“Tutti coloro che hanno svolto l’esame in questi ultimi anno non hanno perso nulla, anzi. Nessuna beffa per loro: hanno pagato e studiato come noi tutti prima per formarsi e acquisire questa professionalità specifica di cui ho appena parlato. Se la riforma entrerà in vigore saranno più consapevoli e sapranno operare attraverso le regole giuridiche del mondo del calcio, facendone tesoro quando dovranno affrontare un trasferimento internazionale”.

Ha accennato alla nuova figura dell’“intermediario”: in cosa consiste?

“La nuova figura del mediatore sportivo – o intermediario come vuole chiamarla la Fifa – è una specie di ritorno al passato, quando non esisteva l’agente Fifa o il procuratore sportivo iscritto ad un albo. Non cambierà nulla dal punto di vista pratico perché ogni calciatore o club potrà farsi assistere all’atto di un trasferimento, o nella stipula di un contratto, sempre da un professionista. La differenza sostanziale consiste nel fatto importante che la Fifa non terrà più un registro di questi intermediari (il cd. Albo, ndr). Saranno le Associazioni nazionali a regolamentare questa figura fissando dei paletti per l’accesso con la registrazione”.

È vero che tutti potranno negoziare un contratto per un giocatore con una squadra professionistica?

“È una falsità dire che tutti indistintamente potranno negoziare un contratto di un calciatore con un club professionistico. Le Associazioni nazionali, di concerto con le Leghe, creeranno un sistema di registrazione che limiterà e controllerà tutti i soggetti che stipuleranno contratti e i trasferimenti dei calciatori tra i vari club nel nome della trasparenza e della rigidità del sistema, nel rispetto del TMS e dei regolamenti già predisposti dalla Fifa e dalle Federazioni nazionali: si tratta di capire ora quali saranno questi limiti. Aspettiamo il Regolamento a marzo e tutto sarà più chiaro”.

 


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Sezione: In Primo Piano / Data: Sab 19 febbraio 2011 alle 16:39
Autore: Giuseppe Granieri
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