Va a Simone Inzaghi il premio di 'allenatore dell'anno' al Gran Galà del Calcio. Il tecnico dell'Inter, dopo aver ricevuto il riconoscimento dal ct della Nazionale Luciano Spalletti, ha parlato così dal palco: "Chiaramente mi fa molto piacere essere premiato, ancora di più da Luciano. Vorrei condividere in primis questo premio con i miei giocatori, senza di loro non sarebbe stato possibile. Poi lo condivido alla mia società che mi ha messo a disposizione tutto, speriamo ci siano altri anni. Lo dedico anche ai tifosi che ci supportano sempre".

Il turnover scientifico.
"Ci sono strumenti, al di là dell'occhiometro. Cerchiamo di parlarci con i preparatori. Le partite sono tante e ravvicinate, non è semplice. Cerchiamo di adeguarci.

La voce ce l'hai stasera.
"Non ci sono problemi... Ma farei una passo indietro a ieri sera perché è stata una serata difficile, con attimi non semplici per tutti. Il mondo del calcio, però, ha fatto una grandissima figura. E' stato un bellissimo esempio di sport il fatto che tutti ci siamo stretti attorno a Bove"

Ti sei sentito un po' sottovalutato, nonostante le tante novità che hai portato?
"Ma no, penso che ognuno ha il proprio percorso. Io mi sento apprezzato molto dall'Inter, sono stati benissimo anche alla Lazio. E' stata la mia vita per più di 20 anni, ora sto benissimo all'Inter da 4 anni. Spero di rimanerci a lungo. Poi noi allenatori siamo giudicati quotidianamente, dovendo prendere tantissime decisioni". 

Lei è un almanacco per quanto conosce gli avversari.
"Diciamo che da piccolino, con mio fratello Filippo, con la Gazzetta dello Sport in mano. Mi ha aiutato tanto". 

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Sezione: In Primo Piano / Data: Lun 02 dicembre 2024 alle 21:25 / Fonte: sky
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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