Parte da un racconto di quanto accaduto ieri a Firenze l'intervista di Federico Dimarco con Sky Sport: "Innanzitutto volevo dire che sono personalmente vicino a Bove e alla sua famiglia - le parole del laterale dell'Inter -. Ieri è stato un bel colpo, non è stato assolutamente facile. Noi giocatori abbiamo agito di istinto, trovandoci in difficoltà presi dalla situazione. Ci siamo stretti attorno al ragazzo, cercando di proteggerlo. Ci hanno detto oggi che è vigile, ieri sera ci siamo trovati con i ragazzi della Fiorentina negli spogliatoi. Abbiamo cercato di stare insieme, di rimanere uniti. Nel calcio, in questi casi, quando c'è di mezzo la vita di una persona, non ci sono né bandiere né squadra, E' stato un bel messaggio che ha mandato il mondo del calcio". 

La soddisfazione dello scudetto.
"E' un motivo d'orgoglio, vale doppio come le due stelle messe sul petto. Siamo in tanti qui, vuol dire che l'anno scorso abbiamo fatto un grandissimo lavoro. Siamo felici di essere qui stasera".

Dove è arrivata la svolta della tua carriera?
"E' successo nel secondo anno di mister Inzaghi, dopo che sono tornato dalla Nazionale: ho fatto due belle prestazioni e mi è cambiata la carriera. Grazie al mister e ai compagni che mi hanno messo nelle migliori condizioni di dare il meglio. Poi c'è il lavoro che faccio in campo e fuori con il mio preparatore sono arrivato a questo livello". 

Sezione: News / Data: Lun 02 dicembre 2024 alle 21:20
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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