Sergio Conceicao, tecnico del Milan, ha parlato in conferenza stampa dopo il successo in finale di Supercoppa contro l'Inter.

Cosa ha detto alla squadra a fine primo tempo?
"Un paio di cose le abbiamo cambiato, c'era un equilibrio incredibile in campo. L'Inter è una grande squadra, da tanto tempo gioca con gli stessi giocatori ed è allenata da un ottimo tecnico come Inzaghi. Non era facile rimontarla, ma ci siamo riusciti. Credo molto alle indicazioni che i giocatori mi hanno dato in questi giorni di lavoro. Non era facile dopo aver incassato il secondo gol a inizio secondo tempo, ma la reazione è stata ottima. È su questo che dobbiamo lavorare, ci sono obiettivi chiari per noi da raggiungere".

Una dedica?
"Innanzitutto ai miei genitori che non ci sono più, e alla mia famiglia: mia moglie e i miei figli hanno sofferto in questi sei mesi. Sono stati sei mesi brutti dopo sette anni al Porto con undici titoli".

Ha sognato un avvio così?
"Avevo fiducia nel mio lavoro, nel mio staff, nei giocatori che vedevo dall'estero. Ho sempre seguito il calcio italiano anche dall'estero, sapevo che si poteva fare un bel lavoro al Milan. Non abbiamo ancora fatto nulla: oggi festeggiamo, da domani pensiamo al Cagliari. Il posto del Milan non è il settimo o l'ottavo, dobbiamo essere primi. E anche in Champions dobbiamo dimostrare la nostra forza".

Ha festeggiato ancora col sigaro.
"Io avevo fiducia e convinzione di poter fare bene. Poi si vince con le piccole cose: c'è la fortuna e ci sono episodi che non si possono controllare. I giocatori a fine partita mi hanno detto subito che dovevo fumare il sigaro. Sapevano di questo mio rito. È il tredicesimo titolo come allenatore: sono contento e ha un sapore speciale per me".

Ha avuto offerte dall'Arabia Saudita in questi mesi?
"Adesso non è importante pensare a quello, conta solo il presente al Milan. È vero, ho avuto proposte da club arabi, come anche di club brasiliani o di altre nazioni. Ma volevo allenare una squadra europea per proseguire la mia carriera da allenatore. È venuta anche la nazionale a chiedermi di lavorare: stavo pensando di accettare, poi è arrivato il Milan e non ci ho pensato un attimo".

Sezione: L'avversario / Data: Lun 06 gennaio 2025 alle 23:40
Autore: Niccolò Anfosso
vedi letture
Print