L'Ansa ha pubblicato in queste ore le dichiarazioni di Javier Zanetti rilasciate lo scorso 10 ottobre quando è stato sentito come testimone dalla Procura di Milano, nell'indagine sulle tifoserie nerazzurre e rossonere. 

In quella sede, Zanetti ha dichiarato di aver avuto "rapporti solo di conoscenza con alcuni esponenti della tifoseria organizzata" poiché "essendo da 30 anni all'interno della società, per forza di cose conosco qualcuno degli ultras e questo qualcuno mi ha contattato". Persone a cui Zanetti ha chiesto sempre "di non mettermi in difficoltà". Inoltre il dirigente assicura di aver "messo al corrente la società di questo incontro con i due ultras", precisando però: "non mi sarei mai permesso di andare contro il club per accontentare le richieste della curva".

Zanetti afferma di essere stato chiamato da Beretta, Ferdico, Nepi e De Piano, esponenti della Curva Nord che volevano "avere qualche video di saluti" o "invitarmi a incitare la squadra". In una circostanza, invece, è stato raggiunto a Sedriano, "dove mio figlio giocava a calcio" per "intercedere" con il club per avere dei biglietti in più per la finale di Champions League a Istanbul. "Nell'occasione loro mi avevano anche anticipato che, il giorno della finale di coppa Italia, ovvero qualche giorno dopo, avrebbero sostenuto uno sciopero del tifo e dei cori per quindici minuti, cosa che poi, effettivamente, si è verificata". Un incontro "durato circa 10 minuti" e che si è chiuso "informando loro che avrei parlato con chi di dovere. Quando arrivo a Roma nell'albergo della squadra parlo con Cameruccio, Claudio Sala, Silva e gli spiego quello che era accaduto. Mi rispondono che lo sapevano già e che ci avrebbero pensato loro, preciso che io in quella circostanza ho solo riportato la richiesta che mi era stata avanzata da Beretta e Ferdico, senza aggiungere altro".

Zanetti riporta anche di aver incontrato una volta sola Antonio Bellocco, ucciso da Beretta lo scorso settembre ed esponente di una famiglia di 'ndrangheta. "Erano più o meno le tre del pomeriggio, quando la gente era andata via (...) e Bellocco era fuori, aspettava in macchina. Beretta mi dice, 'ti vogliamo presentare una persona', che era appena uscito dal carcere. Mi trovavo in una situazione scomoda, però acconsento, sapendo che lo avrei soltanto salutato e poi sarei andato via". Zanetti afferma di aver poi rivisto Bellocco in una videochiamata con De Piano per salutarlo.

Sezione: Copertina / Data: Mar 07 gennaio 2025 alle 11:16
Autore: FcInterNews Redazione
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