"È una sconfitta dolorosa, però da queste sconfitte si può crescere", ha detto Simone Inzaghi al termine dell'amara notte di Riad che è costata all'Inter una Supercoppa Italiana. E dopo un ko così, imparare la lezione e crescere diventa un obbligo. Perdere una finale ci sta, specie dopo averne portato a casa tre di fila nella competizione battendo Milan, Juventus e Napoli, ma non in questo modo. Il Diavolo ha meritato perché ha avuto il merito di crederci, di essere più affamato e di non non aver mai mollato, nonostante la mazzata del doppio vantaggio firmato da Lautaro e Taremi a cavallo dei due tempi; l'Inter, invece, ha avuto il (grande) demerito di non aver saputo gestire quando c'era da farlo. E di aver sottovalutato l'avversario.

Per certi versi sembra di aver rivisto lo stesso film di Inter-Juventus, con due gol di margine a favore dei nerazzurri letteralmente cestinati dalla presunzione (inaccettabile) di averla già portata a casa prima del triplice fischio. Con una squadra che, col passare del tempo (come visto anche in Arabia), in certi match vuole strafare e si allunga, si sbilancia, si scolla tra i reparti e finisce per concedere praterie che diventano letali per gli avversari. A San Siro ci aveva pensato Yildiz a punire la banda di Inzaghi con la doppietta che aveva fissato il risultato sul definitivo 4-4. Un pareggio dal sapore di sconfitta (in quel match l'Inter era nettamente più in dominio rispetto all'ultimo derby) che ha però 'svegliato' la difesa nerazzurra, che da quel momento in poi ha incassato appena tre gol tra campionato, Champions e Coppa Italia (contro Napoli, Bayer Leverkusen e Parma, con l'autogol di Darmian), collezionando ben 9 clean sheet (10 se si butta nel calderone anche la semifinale di Supercoppa con l'Atalanta) contro Empoli, Venezia, Arsenal, Verona, Lipsia, Lazio, Udinese, Como e Cagliari. Uno schiaffo che era servito. 

Come era servito lo schiaffo preso nel derby d'andata, con l'incornata di Gabbia che aveva portato l'Inter a rialzarsi e macinare punti. Da quel 22 settembre in poi il Biscione ha praticamente solo vinto, registrando appena due pareggi con Napoli e Juventus e lo stop last minute di Leverkusen in una Champions condotta in maniera magistrale. Schiaffo che non è servito, invece, in ottica derby. La pancia piena dalle sei stracittadine vinte di fila, culminate con la conquista della Seconda Stella, ha poi portato a due ko consecutivi nelle sfide contro i rossoneri. L'ultimo, il più amaro, in una finale di Supercoppa e in rimonta, dopo due gol di vantaggio che facevano immaginare un altro esito. Non resta che augurarsi che questo ko possa servire - stavolta davvero - da lezione. Per evitare di rivedere un'altra volta quello stesso deludente film e cambiarne il finale. 

"È una sconfitta che fa male, ma questa squadra si rialzerà come successo negli ultimi tre anni e mezzo".
[Simone Inzaghi]

Sezione: Editoriale / Data: Mer 08 gennaio 2025 alle 00:00
Autore: Stefano Bertocchi / Twitter: @stebertz8
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