Supercoppa amara stavolta per l'Inter, che subisce la rimonta del Milan e, dopo tre successi di fila, si lascia sfuggire il trofeo. Un ko che fa malissimo soprattutto per com'è arrivato: avanti di due reti, con le firme d'autore di Lautaro e Taremi proprio a cavallo dei due tempi, i campioni d'Italia avevano decisamente assunto il comando del gioco, con i rivali che ormai sembravano a terra.

Per rianimare la truppa di Conceiçao ci son voluti una svista di Sozza (non l'unica della serata...) e la topica di Sommer, tutt'altro che irreprensibile sulla punizione elementare di Theo Hernandez. E così una gara che era chiusa si è riaperta, con tutte le conseguenze del caso. Ne rimpallo di occasioni - parecchie clamorose - alla fine l'ha spuntata il Milan nel finale con Abraham. Premio eccessivo per i rossoneri, ma lezione corretta per i nerazzurri, apparsi meno affamati dei cugini nonostante una superiorità a tratti evidente magari non tanto nei fatti quanto nelle premesse.

Spedizione pessima per l'Inter che, dopo Thuram, perde pure Calhanoglu dopo pochi minuti e torna a Milano anche con gli incerottati De Vrij e Correa. Insomma, non benissimo. Di buono resta l'ottima prova degli attaccanti, entrambi a segno ed entrambi particolarmente in vena in ogni fase del match. Inzaghi - ci scommettiamo - utilizzerà questa rabbia per ripartire di slancio come già accaduto dopo il derby di campionato, giocato in maniera decisamente peggiore rispetto a quello di ieri.

Ma si sa, alla fine nel calcio gli errori si pagano. Peccato che l'Inter a Riad abbia pagato i propri e pure quelli di Sozza, involontario assist-man del primo gol rossonero (non vede un netto fallo di Morata su Asllani a inizio azione) e successivamente con la vista appannata quando Thiaw atterra Barella pronto a puntare Maignan. Un derby in"sozza"to.

Sezione: Editoriale / Data: Mar 07 gennaio 2025 alle 00:00
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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