In esclusiva, abbiamo incontrato, dopo l’allenamento che si è svolto al Centro Angelo Moratti, il portiere dell’Inter, Paolo Orlandoni. Simpatico e disponibile come sempre, il calciatore, con un grande sorriso, segno di attaccamento ai tifosi, ai compagni, alla maglia e alla società, ha annunciato che rimarrà all’Inter anche nella la prossima stagione. Orlandoni ha escluso la partenza di Ibrahimovic, ha elogiato Julio Cesar e ci ha raccontato di un gol preso da Recoba…

Caro Paolo, comincio col ringraziarti per la disponibilità e ti chiedo: ufficializziamo il tuo rinnovo di contratto con la società nerazzurra?
“Quando esce l’intervista? (Paolo ride). Si, diamo pure l’ufficialità. Rimarrò all’Inter anche il prossimo anno”.

A quattro giornate dalla fine, temi la rimonta del Milan?
“Non c’è ancora nulla di deciso ed è giusto temere gli avversari. Noi dobbiamo continuare così, dobbiamo proseguire per la nostra strada, non dobbiamo perdere la concentrazione e dare sempre il massimo, come abbiamo fatto contro la Lazio”.

Se l’Inter riuscisse a mantenere alta la concentrazione, a giocare bene e ad ottenere, quindi, lo scudetto, dove ti piacerebbe vincerlo? A Verona o in casa con il Siena?
(Ride) “Non importa dove, l’importante è vincerlo”.

Sei all’Inter dalla stagione 2005. Quale è stato il momento più bello della tua carriera in nerazzurro?
“Ci sono stati tanti momenti belli e ho tanti ricordi. In particolare lo scorso anno, l’anno del centenario. Sono riuscito a giocare due partite in campionato e sono stato molto contento di essermi fatto trovare pronto quando me lo è stato chiesto”. (Orlandoni giocò molto bene quando fu chiamato in causa da Roberto Mancini. Con lui tra i pali l’Inter pareggiò a Palermo e vinse contro il Genoa al Meazza.)

Il momento più bello della tua carriera?
“Senza dubbio la promozione in serie A con la Reggina. Indimenticabile”.

Ricordi la parata più bella e la papera più …sempre che tu ne abbia fatte.
(Paolo ride di gusto) “Papere ne ho fatte tante. Ricordo un gol sul mio palo in Inter-Piacenza. Punizione calciata da Recoba e palla in rete, mentre una parata che ricordo con piacere la feci su gran tiro di Roberto Baggio durante Piacenza-Brescia”.

Hai qualche rammarico per la tua carriera? Ti aspettavi di più?
“Tutti vorrebbero avere qualche cosa in più. Io mi sono tolto tante soddisfazioni negli ultimi anni all’Inter, e spero di continuare a vincere con la stessa maglia anche in futuro”.

In questi giorni si è parlato molto di Gigi Buffon. Ora come ora è più forte il portiere della Juventus o Julio Cesar?
“Julio Cesar. Non lo dico perché è un mio compagno di squadra, ma perché ritengo che Julio negli ultimi due anni abbia fatto cose incredibili. Buffon è un grandissimo portiere, ma in Italia in questo momento Julio è il numero uno, ed è sicuramente tra i primi due o tre al Mondo”.

Merito, anche, di Silvino (Allenatore dei portieri)?
“Silvino è un grande allenatore”.

E’ stato lui a proporre che tutti i portieri entrino in campo, nel riscaldamento pre-partita? Ti piace questa cosa?
“Penso che sia stata un’idea sua e del mister. Mi piace tantissimo perché mi stimola e mi coinvolge direttamente”.

Una parola per descrivere Julio Cesar, Toldo e Mourinho.
“Julio Cesar: vero. Toldo: La mia croce. Mourinho: Unico”.

E’ tempo di mercato: Diego alla Juventus ha liberato, tra virgolette perché è un giocatore della Sampdoria, Antonio Cassano. Ti piacerebbe che il barese indossasse la maglia dell’Inter?
“Certamente. Cassano è un grande giocatore e tutti i grandi calciatori sono ben accetti. Penso che anche per Antonio sia un onore vestire di nerazzurro, ma non faccio io il mercato”.

Si continua a parlare di Milito all’Inter. Come vedresti l’argentino al fianco di Ibrahimovic?
“Stesso discorso fatto per Cassano. Milito è un grande giocatore e quest’anno ha fatto tantissimi gol in Italia. Con Ibra farebbe una grande coppia, sono due campioni, ma torno a ripetere che non sono io che faccio mercato”.

Ibrahimovic rimarrà all’Inter?
(Risposta secca, data in un "nano secondo") “Si”.

Come tanti calciatori dell’Inter svolgi un’attività extracalcistica: beneficenza e aiuti umanitari.
“Dedico parte del mio tempo all’associazione Capirsi Down” (www.capirsidown.it). (Paolo ha tre splendidi figli. Emma, Giulia e Cesare. Emma è affetta dalla sindrome di down).

Ringrazio personalmente l’Inter e Paolo Orlandoni per la disponibilità.

 

Sezione: News / Data: Ven 08 maggio 2009 alle 16:46 / Fonte: Christian Recalcati - 24oredisport.com
Autore: Redazione FcInterNews
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