Superba, estrema, vibrante. L’Inter più bella della stagione mette a dormire un Monaco inerme che alza bandiera bianca per manifesta inferiorità. I nerazzurri volano agli ottavi di Champions League con una prova sontuosa. 

L’Inter parte fortissimo. Sembra una tempesta che si scaglia a tutta forza su una località marittima, facendo volare gli ombrelloni, alzando la sabbia e onde di due metri. È un avvio impetuoso per gl uomini di Inzaghi che travolgono un Monaco impreparato, forse con la testa ancora negli spogliatoi. Il possesso palla è veloce e verticale. Le due mezzali Mkhitaryan e Barella, autori di una prova dominante, sovrastano il centrocampo a due del Monaco e si infilano tra le linee con e senza palla, tagliando il campo e scegliendo il ritmo dell’assalto offensivo. Che è costante. Grazie anche all’altra fonte di gioco dell’Inter: le due punte. Lautaro si stacca dalla difesa a quattro del Monaco e viene a giocare da trequartista pulendo palloni con estrema rapidità e precisione. 

Ma poi il Toro è anche colui che sfrutta il filo del fuorigioco per buttarsi dentro in mezzi ai due centrali avversari. Questo movimento mette in apprensione la linea monegasca e consente a Thuram di andare a giocare defilato o a destra col supporto di Dumfries, o soprattutto a sinistra con Dimarco che sale largo e Bastoni che porta palla e gioca da mezz’ala all’attacco impostando, visto che Mkhitaryan spesso è qualche metro più avanti. Il numero 9 nerazzurro è anche il terminale offensivo quando Lauti gioca palla dietro. Con i suoi movimenti e contromovimenti fa venire il mal di testa ai francesi. Il Monaco è poca roba. Solo Minamino prova a galoppare in fascia dalle parti di Pavard per mettere dei cross o andare al tiro. Embolo cerca di tenere la palla in attacco in protezione ma De Vrij lo anticipa quasi sempre con eleganza e scelte di tempo perfette. Dopo l’espulsione, Hutter sceglie di togliere una seconda punta per rinforzare la difesa. Il risultato è che il Monaco smette di giocare e per l’Inter diventa poco più di un allenamento. Con velocità, anche grazie a un Asllani in bolla, l’Inter riesce a girare palla a destra e sinistra e muovere gli avversari, per poi trovare l’imbucata centrale con i movimenti di Barella e Lautaro e i lanci di Bastoni e Asllani. Risultato in cassaforte e biglietto per gli ottavi preso.

Riccardo Despali

Sezione: Angolo tattico / Data: Gio 30 gennaio 2025 alle 13:38
Autore: Redazione FcInterNews.it
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