"Credo che le parole di Conte abbiano rischiato seriamente di avere un impatto negativo sulla sua squadra a Monza. Dire che a Napoli certe cose non si possono fare mentre sei in piena corsa per lo scudetto, quasi l'obiettivo di vincere lo scudetto fosse una chimera... Mah, mi lascia un po' perplesso tutta la polemica". Lo dice Fabio Capello, intervistato oggi dalla Gazzetta dello Sport.

Lei ha sempre considerato l'Inter favorita per lo scudetto: è ancora convinto?
"Dopo l'ultimo weekend, no: si è ribaltato tutto. La squadra di Inzaghi ha giocato e giocherà molte partite in più competizioni e in campionato ha un calendario più duro di quello dei rivali. Senza girarci attorno, oggi il Napoli è diventato il favorito nella corsa al tricolore".

Cosa è mancato all'Inter a Bologna?
"Cominciamo dalla fine: una squadra solida e forte come quella nerazzurra non può subire al 94' il gol che ha deciso la partita in quel modo. C'erano sette difensori contro tre attaccanti in area su di una rimessa laterale e Orsolini ha colpito indisturbato sul secondo palo. Una disattenzione inaccettabile".

Inzaghi parla spesso di stanchezza.
"Penso soprattutto a livello mentale e ci sta. Ma nella stagione dell'Inter c'è stata anche superficialità, come a Parma poche settimane fa. Succede quando ti senti più forte e abbassi la soglia di concentrazione. Se l'Inter fa l'Inter, tendenzialmente vince. Ma quando non corre a 100, allora rischia contro chiunque. A Bologna per 80 minuti la squadra di Inzaghi ha fatto la sua prestazione, anche se forse si stava accontentando un po' troppo del pareggio e alla fine è stata punita: sapevi che il Napoli aveva vinto il giorno prima, forse andava cercata con più insistenza la vittoria. Ma non va dimenticato anche il valore degli avversari: il Bologna è in forma, in corsa per un posto nella prossima Champions e vuole vincere contro tutti per raggiungere l'obiettivo. Nel finale ci ha provato di più ed è stato premiato".

Un punto in più avrebbe fatto così tanto la differenza per l'Inter?
"Sì, soprattutto a livello psicologico. Tenevi la testa della classifica e non davi al Napoli la consapevolezza di avere il destino nelle proprie mani. Adesso gli uomini di Conte sanno che vincendo le loro gare, male che vada vanno allo spareggio. E questa sensazione ti fa scoprire forze che non immagini di avere in condizioni meno favorevoli".

C'è qualcosa che si può rimproverare a Inzaghi?
"Sulla partita di Bologna, sì: non ho capito la scelta di Correa titolare e Arnautovic in panchina, posto che Thuram era indisponibile. Perché se l'austriaco non era in grado di giocare, allora non sarebbe neppure entrato nel finale con il Bayern qualche giorno prima. O in quello del Dall'Ara stesso. Insomma, come scelta tecnica mi convince proprio poco, specialmente se si tiene conto dei gol pesanti segnati da Arnautovic nell'ultimo mese, mese e mezzo".

Sezione: Copertina / Data: Mar 22 aprile 2025 alle 08:42 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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