Dopo il ko di Firenze è scattata la rabbia di Simone Inzaghi che mai aveva visto la sua Inter in quelle condizioni. Contro la Fiorentina i giocatori sono apparsi scarichi e svuotati, ma nei giorni immediatamente successivi - racconta il Corriere dello Sport - in casa nerazzurra non c'è stata la necessità di chissà quali discorsi o confronti tra il tecnico e il gruppo: l'Inter resta in piena corsa scudetto ed è l'unica squadra italiana che è riuscita a qualificarsi direttamente per gli ottavi di Champions League, in attesa di giocarsi anche il quarto di Coppa Italia con la Lazio.

Venerdì ad Appiano c’erano il ds Ausilio e il suo vice Baccin, mentre ieri è arrivato il presidente Marotta. Solo Inzaghi, però, ha parlato alla squadra con l'obiettivo di mandare pochi messaggi mirati. Il Demone ha chiesto una reazione ai suoi, sottolineando che una sconfitta (la quarta in stagione e la seconda in campionato) non può essere un dramma, a patto che arrivi subito una reazione. "L’allenatore nerazzurro - si legge ancora - ha insistito sul fatto che, dopo lo scudetto dello scorso anno, per tutti, l’Inter rappresenti l’avversario da battere, quello a cui dedicare ogni risorsa ed energia. Ragion per cui è necessario non abbassare mai la guardia". In poche parole, fine degli approcci molli o passivi e niente alibi della stanchezza. Serve una reazione, come già accaduto spesso in passato. 
 
Infine, il discorso si sarebbe spostato anche sul Napoli capolista e atteso oggi dal match casalingo contro l'Udinese: Conte è davanti, ma nulla è compromesso. L'obiettivo dell'Inter è arrivare allo scontro diretto del 2 marzo al Maradona con la possibilità di aggancio.

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Sezione: Copertina / Data: Dom 09 febbraio 2025 alle 08:57
Autore: Stefano Bertocchi / Twitter: @stebertz8
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