Arrigo Sacchi ha apprezzato questo ottavo di finale dell'Inter che ha eliminato il Feyenoord e ora dovrà affrontare il Bayern Monaco nei quarti. "La qualificazione ai quarti di finale l’Inter se l’era già guadagnata con la vittoria in Olanda, e dunque il ritorno di San Siro doveva essere una semplice e banale certificazione. All’inizio è sembrato proprio così, perché Thuram ha realizzato un gol bellissimo e a quel punto pensavo che i nerazzurri potessero dilagare. Invece, man mano che trascorrevano i minuti, notavo che il Feyenoord prendeva campo, che si avvicinava sempre di più all’area interista e non sempre le chiusure e le marcature preventive erano perfette. Mi sono dato una spiegazione per questo atteggiamento della squadra di Inzaghi: forse è affiorata un po’ di stanchezza. Stanno giocando tantissime partite, i nerazzurri, sono impegnati su tre fronti: campionato, Champions League e Coppa Italia. Quando si arriva in primavera, e ormai ci siamo, è normale che le energie diminuiscano. Deve essere molto attento l’allenatore nel gestire le risorse: il turnover, in queste situazioni, è fondamentale", scrive l'ex c.t. azzurro sulla Gazzetta dello Sport.

"Ho apprezzato, poi, quando le squadre sono rientrate dagli spogliatoi, la voglia dei nerazzurri di rimettere a posto il risultato dopo aver subito il pareggio - si legge -. E ho rivisto il piglio dei dominatori, quelli che vogliono mettere ko l’avversario e non intendono consentirgli di rialzarsi. Il successo è meritato, anche perché si devono sommare le due prestazioni, cioè quella in Olanda e quella di San Siro".

Ora sotto con il Bayern. "Sarà un quarto di finale ad altissimo contenuto tecnico. Il popolo interista ricorrerà alla memoria e, specialmente nei giorni che precederanno questo doppio duello, ricorderà la finale del 2010 al Bernabeu di Madrid. Sia l’Inter sia il Bayern praticano un calcio molto europeo, basato sul controllo del pallone, sulla ricerca del dominio e sulla massima attenzione in fase difensiva. I nerazzurri, in particolare, sono cresciuti tantissimo nell’ultimo periodo in fatto di personalità e di coraggio. Prima li vedevo spesso arretrare, magari dopo essere passati in vantaggio, per proteggersi, mentre adesso insistono nell’azione offensiva e iniziano l’azione difensiva con movimenti di pressing in zona avanzata. Credo che la doppia sfida sia molto aperta e che non si possa stabilire un favorito in partenza. Però ritengo che l’Inter, se non ci saranno intoppi particolari (e mi riferisco ovviamente agli infortuni), abbia le carte in regola per giocarsela alla pari con il Bayern, e per superarlo".
 

Sezione: Copertina / Data: Mer 12 marzo 2025 alle 08:56 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni
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