L’Inter con una perfetta gestione della palla e delle energie supera il Feyenoord anche a San Siro e si qualifica per i quarti di finale di Champions League, dove troverà la corazzata Bayern Monaco.

La partita parte con il Feyenoord che gira palla e l’Inter aspetta compatta ma un po’ troppo bassa. Nel 4-3-3 disegnato da Van Persie è Moussa sulla destra l’uomo più intraprendente. Ma il numero 23 è ben controllato dalla catena Carlos-Bisseck, che stanno bassi e non concedono spazi. Per il resto il Feyenoord non crea granché e rientra in partita solo grazie a un rigore. Morder prova qualche giocata in verticale per i tagli di Ueda.

L’Inter dopo un avvio timido alza i giri del motore e il baricentro. La palla gira da destra a sinistra con precisione. Calhanoglu si abbassa e i nerazzurri costruiscono a 4. Anche Sommer è coinvolto nel giro palla da destra a sinistra e viceversa, coinvolgendo braccetti, quinti e uno a turno tra Calha e Mkhitaryan. L’ameno, migliore in campo, attira su di sé raddoppi di marcatura, che vengono però puntualmente saltati grazie alla sua qualità e velocità palla al piede. È grazie a lui se l’Inter salta la linea di pressione avversaria e riesce a riversarsi nella trequarti. 

Carlos offre sempre una soluzione a sinistra con discese costanti in corsia. Dumfries a destra è anche aiutato dalle sovrapposizioni di Pavard, che corre di più in avanti rispetto a Bisseck, che invece preferisce presidiare la linea dietro insieme ad Acerbi. Taremi viene spesso incontro a legare il gioco mentre Thuram funge da terminale offensivo tenendo i centrali del Feyenoord sempre molto bassi e occupati. Gli olandesi provano ad alzare il pressing ma l’Inter riesce sempre a trovare sbocchi con pazienza. I nerazzurri gestiscono e vincono la partita, dimostrando tutta la loro superiorità tecnico-tattica.

Sezione: In Primo Piano / Data: Mer 12 marzo 2025 alle 11:16
Autore: Riccardo Despali
vedi letture
Print