Nel corso della cerimonia di consegna del Premio Nereo Rocco a Coverciano, il presidente dell'Inter Beppe Marotta si è lasciato andare ad un ricordo legato ai suoi inizi di carriera: "Sono datato e mi è capitato spesso di ricevere premi, qui però sono in un ambiente semplice e di grandi valori come quelli della Settignanese, in cui si trova l'autenticità, senza interessi, solo traguardi da raggiungere e cercare di migliorare la propria persona. Per me questa è un'occasione veramente unica, in un contesto nel quale ho iniziato visto che qui ho fatto il primo corso da direttore sportivo nel 1981, con l'allora professor Italo Allodi che fece l'allineamento aperto a tutti coloro che erano laureati, per adeguare i dirigenti di Serie A e B in quel momento, quelli che hanno segnato il movimento calcistico di quegli anni. È stata una grande esperienza, e mi porto ancora dietro quegli amici e personaggi".

Prosegue Marotta: "E poi Nereo Rocco significa Varese, per me anche quando andavo a vedere gli allenamenti a Milanello, andando in bicicletta. Ho iniziato a fare il direttore quando c'erano ancora i Brera, gli Zanetti... Il mio segreto è stato ascoltare gli altri, così ho imparato la professione e il linguaggio calcistico, il sapersi muovere in un mondo solo apparentemente facile, nel quale non c'è la cultura della sconfitta. Però è un mondo bellissimo e ne sono innamorato, mi sento non dico appagato perché si cercano sempre nuovi stimoli, ma direi soddisfatto di quanto ho fatto. E voglio ringraziare tutti coloro che mi hanno dato la possibilità di farlo", le parole raccolte da Tutto Mercato Web.

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Sezione: Copertina / Data: Lun 09 settembre 2024 alle 22:15 / Fonte: TMW
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
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