La lotta scudetto nel nome di Goran Pandev. L'ex attaccante macedone, infatti, ha legami con squadre e protagonisti di questo campionato avvincente. Le sue parole alla Gazzetta dello Sport.

Facciamo un po’ di nomi, poi decide: Inzaghi, Vieira, Gasperini, Conte.
"Allora: Simone è amico mio, sono stato cinque anni e mezzo alla Lazio e con lui abbiamo condiviso stagioni e gol. Era un malato del calcio già a quel tempo, una specie di predestinato, sapeva tutto di tutti, gli facevi il nome di un calciatore di C e lui buttava giù una relazione. Poi è diventato bravo, anzi bravissimo, una esplosione graduale e netta, come sta dimostrando all’Inter".

Vieira fu compagno di pochi mesi.
"All’Inter, stagione del Triplete: io arrivo e lui parte per il City ma facemmo in tempo a giocare una partita e ad allenarci un po’ insieme. Personalità strepitosa, come sta dimostrando al Genoa: è arrivato, ha preso possesso della situazione, ha messo assieme una serie di risultati".

Con Gasp due momenti.
"All’Inter feci il ritiro con lui, prima di andare al Napoli, e non lo consiglio a nessuno: un lavoro che ti distrugge fisicamente, anche se poi dopo ti ripaga. Poi un campionato al Genoa. La fortuna di qualsiasi attaccante è di essere allenato da uno come lui. Si capiva che aveva qualcosa di speciale e si vede: ti cambia la vita".

Mentre lei e il suo Napoli avete «cambiato» Conte.
"Questa non la capisco".

Novembre 2011, stadio San Paolo, quando nasce la rivoluzione contiana con il 3-5-2.
"Vero! Mi era sfuggito il pretesto. Doppietta mia, sembriamo in controllo sul 3-1, i frutti di quel mutamento si vedono nella ripresa, finisce 3-3, mi pare che a pareggiare fu Pepe, nel finale".

Le pare bene.
"Conte è una garanzia, come Simone e come Gasperini. Io non ho difficoltà a sbilanciarmi: questo scudetto se lo giocheranno Atalanta, Inter e Napoli, in ordine alfabetico, hanno qualcosa più delle altre ed hanno allenatori che incidono".

Sezione: Copertina / Data: Sab 21 dicembre 2024 alle 09:10 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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