Arrigo Sacchi conferma la repentina sterzata sui suoi giudizi riguardanti l'Inter e Inzaghi. Questo il pensiero dell'ex c.t. alla Gazzetta dello Sport per quanto riguarda il percorso in Champions League.

Osserviamo la situazione delle italiane. Partiamo dall’Inter che ospita i francesi del Monaco e deve consolidare un posto tra le prime otto. Che ne pensa?
"All’Inter è sufficiente un pareggio, ma credo che giocherà per vincere perché da un po’ di tempo ha acquisito una mentalità da dominatrice, e questo mi fa molto piacere. I nerazzurri, sia in campionato sia in Europa, sia in casa sia in trasferta, adesso vogliono imporre il loro gioco, vogliono mettere l’avversario alle corde. Questo è il metodo migliore per raggiungere il successo".

Può arrivare fino in fondo?
"Considero l’Inter una delle candidate alla vittoria. Ha tutto per riuscirci. Società competente, allenatore bravo, perché a Simone Inzaghi bisogna dare il merito di aver fatto una notevole crescita, e giocatori di alto livello. Il gruppo mi sembra solido e, soprattutto, sano. Dunque cosa manca ai nerazzurri? Nulla, proprio nulla".

Passiamo all’altra sponda di Milano, il suo amato Milan. Gioca in trasferta contro la Dinamo Zagabria. Come lo vede?
"L’avversario non è eccezionale, credo che ce la possa fare a qualificarsi tra le prime otto. Però il Milan, in questo periodo, deve stare molto attento. Mi sembra che stia cercando una soluzione ai tanti problemi, ma non abbia le idee molto chiare".

Ci può spiegare?
"Premesso che io ho il Milan nel cuore e che vorrei aiutarlo a raggiungere grandi traguardi, devo ammettere che un allenatore come Conceiçao andava preso all’inizio della stagione, così che potesse costruire la squadra in base alle sue esigenze. Qui, invece, dopo l’esperienza di Fonseca, si trova a gestire un gruppo di ragazzi che lui non ha scelto. E, logicamente, fa fatica. Il Milan ha bisogno di elementi affidabili, lo ripeterò finché avrò un filo di voce. Mi è dispiaciuto che Conceiçao sia stato criticato per la sua reazione con Calabria: cose che possono capitare. Atteggiamento esagerato, probabilmente, però lui sta cercando di dare uno spirito alla squadra e la società deve aiutarlo in questo lavoro".

La Juve attende il Benfica a Torino. Che ne dice?
"Massima attenzione, i portoghesi sono forti e noiosi da affrontare. La Juve cerca di entrare tra le prime otto, anche se è complicato, ma mi auguro che regali una grande prestazione. Dopo il ko di Napoli, deve rialzarsi e ne ha la possibilità. Thiago Motta è un allenatore che insegna calcio e per questo motivo lo stimo. I giocatori della Juve non devono far altro che seguirlo e applicare la sua lezione. Il resto viene da sé".

Sezione: Copertina / Data: Mer 29 gennaio 2025 alle 10:48 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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