Partita da dimenticare quella giocata e persa dall'Inter di Andrea Zanchetta in casa del Trabzonspor, dove i milanesi pagano probabilmente l'assenza di Thomas Berenbruch, rimasto ad Appiano Gentile a disposizione di Simone Inzaghi per la sfida di domani contro il Milan in Coppa Italia. Dopo un primo tempo in cui a sembrare più sciolta era la squadra ospite, nel secondo tempo i padroni di casa fanno appello alla grande voglia di portarla a casa e approfittando del calo fisico e mentale dell'Inter trovano il gol con Terzi. Rete che arriva grazie ad un errore di Topalovic condiviso col neo-entrato Lavelli e che vale ai turchi il pass per Nyon e per la semifinale. Proprio lo sloveno dall'8 sulle spalle è il grande capro espiatorio del ko dei nerazzurri, fatale l'errore del centrocampista dal dischetto che spreca, nel primo tempo, l'occasione per sbloccare e indirizzare la partita. È proprio Topalovic è il peggiore dei ragazzi di Zanchetta che in generale non hanno brillato, eccezion fatta di Matteo Cocchi, unica vera grande luce nel tunnel di rimpianti del Şenol Güneş Spor Kompleksi e non a caso rising star del match.

RISING STAR

MATTEO COCCHI - Se c'è uno che non molla mai è proprio l'interista numero 3. Si sbatte per tutti e novantasei minuti, rischiando di riaprire le speranze nerazzurre proprio sul finale, ma la difesa di casa gli nega un potenziale cross per Lavelli che avrebbe potuto cambiare le sorti di un match al quale non bastano spirito e sacrificio del terzino di Zanchetta che serve infinite volte i compagni, crea azioni personali, crossa, mette in mezzo, conquista un rigore (seppur dubbio) e fa ammonire ben due avversari. Anche nel buio pesto del pomeriggio di Trebisonda riesce ad accendere qualche luce che non illumina però il cammino dei compagni, pur riuscendo a brillare di luce propria. Non è un caso se Inzaghi lo ha citato anche oggi in conferenza.

UP

CHRISTOS ALEXIOU - Cuore, testa, spirito e anima da capitano. L'assenza dietro del partner in crime Re Cecconi lo costringe ai lavori forzati e ad arigere il muro per tutto il primo tempo e buona parte del secondo è proprio il difensore greco: attento, solido, ben posizionato e sempre decisivo nei suoi interventi. Sbaglia di rado, ma alla fine non riesce ad aiutare Calligaris a difendere la porta per tutto il match e anche lui è costretto alla bandiera bianca come il resto della squadra.

MATTIA MOSCONI - Non riesce a trovare la porta, ma è il più frizzante del primo tempo e si sacrifica costantemente facendo un gioco dispendioso non poco per un attaccante. Scende più volte a dare una mano in fase difensiva e arretra spesso per creare superiorità a centrocampo, dove la fisicità degli avversari si fa sentire. Nella ripresa cala come d'altronde tutto il resto della squadra, difficile recriminargli qualcosa oggi.

DOWN

LUKA TOPALOVIC - Recriminazioni che invece si prende di diritto Luka Topalovic. Lo sloveno soffre inesorabilmente fisico e verve agonistica dei turchi e anche il caldissimo clima che i 40 mila tifosi del Şenol Güneş Spor Kompleksi hanno creato. Si fa ancora colpire dalla sindrome del braccino da tennista sul dischetto ed esattamente come col Bayern Monaco cestina la più grande delle occasioni di giornata. Prestazione scolorita che si tinge di black nel secondo tempo, quando consegna di fatto il pallone del gol-vittoria a Terzi.

GIACOMO DE PIERI - Jack sei tu? L'esterno nerazzurro sembra la versione demo di sé stesso e del gioiellino d'oro colato visto nelle battute precedenti in Turchia non v'è traccia. Riceve, ad onor di vero, pochi palloni utili ma ci mette sicuramente del suo nella prova anonima di cui si macchia: nessuno grande spunto dei suoi, nessuno squillo, né riesce mai a trovare il momento giusto per svegliare la partita con uno dei suoi tocchi di qualità di cui ci ha abituato. Controfigura di sé stesso che fa reclamare un 'AAA cercasi De Pieri'.

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Sezione: Copertina / Data: Mar 01 aprile 2025 alle 20:24
Autore: Egle Patanè / Twitter: @eglevicious23
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