Aprile è appena cominciato e per l'Inter sarà il mese della verità. Un mese condito da ben otto partite che racconteranno a cosa può davvero ambire la squadra di Simone Inzaghi, una delle poche d'Europa ad essere ancora in corsa su tutti i fronti a questo punto della stagione. "Era il nostro grande obiettivo essere lì ad inizio aprile, vivi su tutte le competizioni - ha ammesso il tecnico nerazzurro nella conferenza stampa pre derby -. All'Inter è difficile porti obiettivi perché sai di essere sempre su tre, quest'anno quattro competizioni. Ora viene il difficile ma essere dentro tutte le competizioni è un orgoglio. Ci porteranno via tante energie fisiche ma è quello che volevamo".

Si parte questa sera con la semifinale d'andata di Coppa Italia nell'atteso derby contro il Milan, si proseguirà sabato 5 aprile con la tappa nella tana del Parma dell'ex Chivu a caccia di punti salvezza per poi arrivare al prestigioso quarto di finale d'andata di Champions League (l'8 aprile) contro il Bayern Monaco, con la possibilità di 'assaggiare' il prato dell'Allianz Arena di Monaco di Baviera che sarà poi teatro della finalissima del 31 maggio. Dove l'Inter sogna di poter tornare dopo la bruciante sconfitta con il Manchester City due anni fa in quel di Istanbul. 

Il primo scontro con Kean&Co. verrà poi seguito dal match casalingo contro il Cagliari del 12 aprile, che anticiperà il secondo round di San Siro con i bavaresi quando il calendario segnerà il giorno 16. A Pasqua si andrà invece a far visita al sorprendente Bologna di Italiano (quarto in campionato e in semifinale di Coppa Italia, dall'altra parte del tabellone) mentre qualche giorno dopo, il 23 aprile, scoccherà l'ora del derby di ritorno che può valere un pass per la finale dell'Olimpico di Roma. E sarà infine proprio la Roma, una delle squadre più in forma del 2025, a chiudere un aprile di fuoco per l'Inter. 

Gli impegni sono tanti, il mantra dell'Inter di Inzaghi è - e deve essere - uno solo: pensare partita per partita. Viaggiare troppo in là con la mente e ipotizzare scenari di gloria (come il recap del leggendario Triplete a distanza di 15 anni dall'impresa firmata da José Mourinho) o drammi totali (come gli "zero titoli" a fine stagione, 'coniati' proprio dallo Special One) non avrebbe senso. L'Inter potrebbe vincere tutto? Sulla carta, sì. E l'Inter potrebbe non vincere nulla? Sulla carta, pure. Senza dimenticare una visione intermedia che vedrebbe i campioni d'Italia in carica alzare al cielo uno o due trofei. I conti si fanno alla fine, nello sport si vince e si perde. La squadra lo sa, così come sa che per arrivare al top bisogna ambire al massimo. Sempre, senza fare calcoli. 

"Si parla tanto di un’Inter che potrebbe non vincere nulla ma è lo sport, lo sappiamo; sentiamo i dibattiti delle varie trasmissioni. Siamo contenti di giocare tante partite".
(Simone Inzaghi)

Sezione: Editoriale / Data: Mer 02 aprile 2025 alle 00:00
Autore: Stefano Bertocchi / Twitter: @stebertz8
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