Jürgen Klinsmann, ex attaccante dell'Inter, ricorda la sua esperienza in nerazzurro nel corso di un'intervista rilasciata a TMW Radio e Storie di Calcio. Non esitando a definire il suo arrivo in Italia dallo Stoccarda come "il momento più importante della mia vita. Venendo da un altro Paese, con un'altra cultura, a Milano ho dovuto imparare un altro modo di vivere e di prendere le persone come sono. Ho dovuto capire la cultura italiana, un modo nuovo di pensare. È stato il passo più importante della mia vita. Poi sono andato al Monaco con Arsene Wenger, poi in Premier e poi di nuovo in Germania. E sono finito più avanti in America. Ma il passo dalla Germania all'Italia è stato il momento più importante della mia vita".

Klinsmann ricorda di quegli anni: "Era un calcio romantico quello. C'erano i tre olandesi al Milan, all'Inter eravamo tre tedeschi, ma poi c'erano Careca, Diego Armando Maradona, diversi stranieri che hanno reso il campionato molto divertente. Era il campionato più forte al mondo. Noi e gli olandesi? Ci siamo dati tante botte (ride, ndr). Siamo rimasti amici alla fine, ma al derby era incredibile. Viverlo era una cosa incredibile, aveva un valore enorme. Erano eccezionali. Sono molto amico di Ruud Gullit ma Marco van Basten è stato un fenomeno. Era un attaccante completo. Se non finiva la carriera per il problema alla caviglia non so dove sarebbe arrivato. Non era Maradona, però in quel periodo è stato il miglior 9 al mondo. In Italia comunque ho incontrato Pietro Vierchowood, il difensore più difficile da affrontare. Era davvero tosto".

Sezione: Ex nerazzurri / Data: Sab 12 aprile 2025 alle 07:45
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
vedi letture
Print