Francesco Toldo ha parlato a Cronache di spogliatoio della sua vita una volta chiusa la carriera da calciatore. "In carriera non devi abituarti agli agi, ai piaceri che ti fanno, all'entusiasmo delle persone. Se pensi che sei in prestito durante la carriera, il dopo ti viene naturale. Bisogna sapersi accontentare e vivere bene il presente. Una cosa importante che io ho vissuto in maniera negativa è la notorietà. Se impari a viverla bene diventa un valore aggiunto e non un peso. Per me è stata un po' un peso".

"Nelle altre discipline, i cestisti o i pallavolisti, i semipro nelle altre discipline, giocano e si divertono, lo prendono come un lavoro serio ma il cervello lo fanno andare lo stesso perché la notorietà che hanno non gli basta per tutta la vita - prosegue Toldo -. Un po' come i dottori, che devono aggiornarsi sempre perché cambia la medicina. Far andare il cervello è importante. Io la carriera la ritengo una fase, con inizio e fine. Ma è stata talmente bella l'avventura col calcio che è stata una favola. Io ho iniziato a giocare a calcio come un bambino felice e ho smesso da uomo felice. Una liberazione? Non lo so, ma io vivo serenamente".

Sezione: Ex nerazzurri / Data: Lun 07 aprile 2025 alle 14:20
Autore: FcInterNews Redazione
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