Il 2024 è stato un anno movimentato in casa Roma, a partire dalla separazione forzata da José Mourinho. Un episodio che Gianluca Mancini, senatore dello spogliatoio giallorosso, ha raccontato così ai microfoni de Il Tempo: "L'esonero del mister è stato inaspettato - le parole del difensore -. Una mattina sono andato a Trigoria e ci hanno comunicato che non era più l'allenatore. Io l'ho aspettato fino all'ultimo per salutarlo perché non riuscivo ad andarmene via. È stato un saluto abbastanza freddo, eravamo entrambi molto scossi. Però l'ho abbracciato, l'ho ringraziato per quei due anni e mezzo che mi hanno dato una persona e un allenatore splendidi. Nemmeno nei miei sogni da piccolo potevo immaginare di essere allenato da una leggenda come lui". 

Lo Special One decise di restare nella capitale anche per la terza stagione, nonostante l'atroce delusione della finale di Europa League persa a Budapest contro il Siviglia: "Non lo so se abbia fatto bene a restare, a inizio stagione lo avevo visto carico e sereno - il ricordo di Mancini -. Poi lui ora ha detto questa cosa (di essersi pentito di essere rimasto a Roma, ndr), magari a mente fredda, ripensando a tutto quello che è successo, si è sentito di dire questo e magari può anche essere giusto da parte sua. Però in quei primi sei mesi sembrava tutto normale, anche se non era il solito Mourinho". 

Sezione: Ex nerazzurri / Data: Ven 03 gennaio 2025 alle 20:00
Autore: Mattia Zangari
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