Anche Lele Adani esprime il suo parere sul match di ieri sera tra Inter e Fiorentina parlando con Nicola Ventola nel corso del salotto di 'Viva el Futbol'. A detta dell'ex difensore nerazzurro, il voler riproporre la formazione di giovedì è costato a Raffaele Palladino il classico effetto boomerang: "La vittoria della Fiorentina di giovedì e il modo in cui ha preparato quella partita ha nuociuto alla stessa Fiorentina oggi. Perché se tu tatticamente prepari una squadra in un modo, rinunciando totalmente al pallone, vuol dire che tu togli totalmente la sensazione del gioco sapendo che all'Inter togli la profondità con una partita preparata bene anche se facendo di necessità virtù. Accade quindi che le 4-5 volte che vai in ripartenza contro un'Inter che si impigrisce se non pressata, perdendo ispirazione e ritmo e andando incontro a errori banali hanno permesso alla Fiorentina di vincere con merito e in maniera talmente netta che ha spinto l'allenatore a riproporla uguale. Ma qui cambia lo scenario, c'è un altro spirito dell'avversario e l'effetto sorpresa svanisce. L'Inter, forte com'è, senza fare grandi cose, rimane superiore".

A proposito dell'Inter, Adani aggiunge: "In questo momento ha una fase lenta, come se stesse rifiatando. Poi ha qualche problemino generale di trasmissione del pallone ed è ultima per dribbling fatti. Se sfrutta l'avversario che ti pressa, parte da dietro e arriva in porta col fraseggio e gli inserimenti e il lavoro delle punte; senza dribbling, la squadra si va a scontrare e la partita si lega agli episodi. Dopo il gol di Marko Arnautovic non è stata una partita giocata così bene; in questo momento l'Inter non è nemmeno troppo lucida e brillante. Per me è stata una partita brutta, giocandola in quel modo la Fiorentina ha indirizzato l'Inter. Per me era più probabile un 3-1 che un 2-2, l'aspetto emozionale del campo mi ha detto questo. Dico che Piotr Zielinski è entrato bene, mettendo le palle giuste e movimento".

ACQUISTA QUI I PRODOTTI UFFICIALI INTER!

Sezione: Copertina / Data: Mar 11 febbraio 2025 alle 13:55
Autore: Christian Liotta
vedi letture
Print