A prescindere da ciò che domani farà il Napoli a Bologna, secondo la Gazzetta dello Sport, per l'Inter, quelli di Parma, sono due punti persi. Da 2-0 a 2-2: ennesima rimonta subita della stagione. Male per lo scudetto e malissimo - sempre per la rosea - in ottica preparazione Bayern. Insomma, la critica è davvero aspra per i nerazzurri.

"Anche nel primo tempo dell’abbaglio, all’intervallo sul 2-0 i tre punti sembravano in cassaforte, qualcosa non quadrava - si legge -. Sommer era stato costretto a esibirsi in interventi prodigiosi, come era accaduto nella giornata precedente contro l’Udinese. Quando il portiere eccelle, vuol dire che la macchina da qualche parte ha un guasto. Simone Inzaghi, in tribuna perché squalificato, non ha brillato nella gestione. Sbagliata a nostro parere la decisione di partire con Asllani regista e con Calhanoglu mezzala avanzata. Un esperimento riuscito male, non si vanno a toccare le certezze, e Calha direttore d’orchestra è uno degli algoritmi su cui si basa l’intelligenza del gioco interista. E poi sono state sbagliate le sostituzioni. Sull’1-2, con il Parma rimontante, non avremmo tolto né Calhanoglu né Lautaro, anche se il cannoniere argentino non eccelleva. Avremmo levato Asllani, rimesso Calhanoglu al centro dell’universo e lasciato Martinez dov’era, per andare a caccia del terzo gol “affossa Parma”. Inzaghi ha immesso Frattesi e Correa, per nulla protagonisti nello spezzone conclusivo, anzi insipidi e traccheggianti. Dimarco è stato sostituito con Zalewski perché ammonito e per preservarlo, opzione corretta, ma l’Inter senza il suo turbo mancino perde quota, è fisiologico".

Quindi sul banco degli imputati, come al solito, finisce il tecnico nerazzurro. E ora - per la Gazzetta - l'Inter si interroga in vista di martedì.

Sezione: Focus / Data: Dom 06 aprile 2025 alle 08:14 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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