Nel corso dell'intervista rilasciata a Cronache di Spogliatoio, Luis Alberto ha raccontato il legame forte con Simone Inzaghi, allenatore con il quale alla Lazio accarezzò addirittura l'idea clamorosa di vincere lo scudetto: "Nel 2020 eravamo lì per vincere, poi è arrivato il Covid, è arrivato il lockdown - il suo ricordo -. Senza, ce la saremmo giocata fino all’ultima giornata. Eravamo lì per vincere, sicuramente, poi non so cosa sia successo. Era normale che ne parlassimo in spogliatoio", le parole dello spagnolo. Che poi ha confessato di aver comunque gioito per l'impresa realizzata dal suo ex mister sulla panchina dell'Inter: "Sono stato contento che, almeno lui, alla fine sia riuscito a vincere il titolo. Per noi non era soltanto un allenatore, era come un padre calcistico. Con lui anche chi non giocava era contento. Fa la differenza sotto l’aspetto umano". 

Luis Alberto, in seguito, ha tratteggiato anche un aspetto della personalità di Inzaghi, in particolar modo del suo rapporto con la sconfitta: "Quando non vincevamo una partita, la mattina successiva era distrutto. Lo vedevi, il calciatore ne rimaneva colpito. Dentro di te, dicevi: 'La prossima partita dobbiamo vincere per lui'. Ti dava tutto e con lui, facevamo ciò che volevamo: 'Mister, per favore, possiamo cambiare orario di allenamento che domani abbiamo una cena?', oppure 'Mister, domani devo portare mio figlio in un posto, posso arrivare leggermente dopo?'. Lui è stato giocatore e ha figli, ti rispondeva: 'Nessun problema, vai. Il calcio è una cosa, la vita un’altra'. E alla fine quello ti rimane dentro". 

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Sezione: Focus / Data: Gio 19 settembre 2024 alle 15:45
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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