Zé Maria si è concesso ai microfoni de La Gazzetta dello Sport all'indomani della vittoria dell'Inter contro l'Atalanta nella semifinale di Supercoppa. 

"Mamma mia, quanto me la sono goduta quella Supercoppa vinta contro la Juve - ricorda -. Era una squadra fortissima, fu una partita molto combattuta ma vincere la coppa in casa loro giocando un bel calcio non era semplice. Eravamo due squadre fortissime, tutti sapevano che fare gol a quella Inter era difficilissimo. Poi hanno fatto la differenza i campioni: Adriano era incredibile. Ma anche la Juve era mostruosa... per fortuna l'ha decisa Veron con un gol bellissimo. Chimenti non si aspettava un tiro sul suo palo. E meglio che non ci fosse Buffon".

"Supercoppa in Arabia? Una tristezza incredibile. Le due migliori squadre italiane, Inter e Atalanta, in uno stadio semivuoto per altri interessi... Non è bello, ma si sa: i soldi ci portano dappertutto - ha aggiunto -. Inzaghi sta facendo un lavoro fantastico nonostante un paio di anni fa volessero addirittura cacciarlo. È riuscito a dare alla squadra una mentalità vincente: Calhanoglu corre come un bambino, Barella è tornato a giocare a calcio, non sbraccia più contro i compagni ma li incita, Lautaro e Thuram vengono sempre a dare una mano dietro. L'importante è vincere, poi cosa conta meno. E lui sta vincendo. Gli manca solo la Champions, ma credo che l'Inter possa arrivare davvero in fondo a tutte le competizioni. Inzaghi ha due squadre, per lui è un sogno. Vedo enorme determinazione nei nerazzurri".

"Chi in finale tra Juve e Milan? L'Inter in campionato non ha fatto bene né con il Milan né contro la Juventus. Non può scegliere, ma meglio così: sono due squadre diverse, ma Inzaghi è preparato per riscattarsi sia con una che con l'altra - continua -. Thuram? Se non mi sbaglio, quando giocavo a Parma con Lilian sua moglie era incinta di Marcus. Lilian è mio fratello. Ci vediamo poco, ma ogni volta ci fermiamo tantissimo a parlare. Sono contento che entrambi i suoi figli siano riusciti a diventare calciatori, ma soprattutto che ognuno di loro lo abbia fatto con il proprio modo. Con un cognome così, non era semplice. Lilian e Marcus sono uguali sotto l'aspetto della concentrazione e hanno la stessa potenza fisica. Tikus finisce le partite che non sembra neanche sudato, e poi come fai a buttarlo giù?".

Chiusura dedicata allo Scudetto 2004-05. "Se me lo sento mio? Certo, eccome! È stato dimostrato tutto quello che succedeva fuori dal campo: gli illeciti sono illeciti. È esattamente come se l'avessi vinto sul campo", ha concluso Zé Maria. 

Sezione: Focus / Data: Ven 03 gennaio 2025 alle 21:00
Autore: Raffaele Caruso
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