Incredibile sconfitta dell'Inter Primavera a Vinovo contro la Juventus, nonostante al minuto 62 i nerazzurri fossero in vantaggio 0-2 grazie a Quieto e Spinaccè e sembrassero in controllo del match. Invece da quel momento si scatena Vacca, che firma una doppietta nel giro di un minuto e prepara il terreno all'amaro colpo del k.o. firmato da Florea al 76'. Partita dai due volti dunque, in cui è difficile persino sbilanciarsi in giudizi per i singoli.

UP

MATTIA ZANCHETTA - Interpretazione del ruolo in stile Calhanoglu, con grande senso tattico e pulizia nelle giocate, abbassandosi spesso sulla linea dei difensori per eludere il pressing appena accennato dai bianconeri. Grande presenza scenica e più di un lancio preciso anche a lunga gittata, ma soprattutto personalità da vendere che trasmette sicurezza ai compagni. Protagonista del raddoppio nerazzurro, esce perché abbattuto da Lopez.

EDOARDO TIGANI - Una Vespa Special sempre in movimento, con qualche momento di sbandamento che non gli fa mai perdere di vista il percorso. Non molla un centimetro, corre finché ne ha ed è una zecca fastidiosa per qualunque bianconero gli passi a un raggio di 5-6 metri. Il manifesto della sua prestazione è il furto con destrezza che porta all'assist vincente per Quieto. Peccato che non tutti riescano a seguirne l'esempio.

MATTEO SPINACCE' - Punto di riferimento offensivo dell'Inter, se la cava con disinvoltura e a tratti eleganza nella difesa del pallone e nelle aperture ai compagni per alimentare l'ampiezza del gioco. Pur se aggredito con le buone e spesso con le cattive, tiene botta fisicamente e svolge un prezioso lavoro sporco. La ciliegina sulla torta è la rete illusoria dello 0-2, merito alla sua prestazione.

DOWN

GIACOMO DE PIERI - Non si può dire che non si dia da fare, ogni volta che riceve il pallone mette la freccia e prova il dribbling a rientrare, suo marchio di fabbrica. Però a parte una conclusione che impegna Zelezny nella ripresa è troppo impreciso e praticamente non inquadra mai lo specchio. Errori di misura che un mancino come il suo non può permettersi e che alla lunga si pagano.

MATTEO ZAMARIAN - Praticamente è uno spettatore aggiunto a questa partita. Praticamente la miglior difesa della porta la fanno i compagni che respingono ogni pallone oppure gli avversari che calciano fuori misura. Ma appena inquadrano lo specchio praticamente è gol senza neanche un tentativo di replica. 

GABRIELE RE CECCONI - Solido e affidabile per tutto il primo tempo, poi nella ripresa appena la Juventus alza i ritmi e la pressione va in difficoltà evidente, arrivando spesso in ritardo sui palloni e palesando un certo affanno nel coprire le iniziative bianconere, soprattutto quando gli tocca fronteggiare l'ispirato Vacca. Non che il filtro dei compagni gli sia d'aiuto, però il borsino della sua prestazione va giù così come la sua lucidità.

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Sezione: Pagelle / Data: Sab 04 gennaio 2025 alle 15:40
Autore: Fabio Costantino
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