"La Supercoppa? La vedrò, ma in televisione. Mi piacerebbe un sacco essere in campo". Così Evaristo Beccalossi debutta nella sua intervista ai microfoni di Libero alla vigilia della finale di domani tra Inter e Milan. Sfida che vede i nerazzurri strafavoriti: "Sulla carta. Nelle partite secche e, soprattutto, in un derby giocato lontano dal fascino di San Siro e fra le dune di Riyadh, tutto può accadere. Anche se l'Inter di questi tempi è travolgente.  La riprova?  Se manca un titolare importante come può essere Francesco Acerbi, non pesa più di tanto la sua assenza.Ci sono due giocatori per ogni ruolo. Il merito è di Simone Inzaghi e della società".

L’allenatore è il segreto di questa Inter schiacciasassi?
"Simone è sottovalutato. Pensare che due anni fa era stato messo in croce, invece ha creato un ambiente ideale per vincere. La squadra viene da un 2024 da favola".

Negli ultimi anni si è divertito con l'Inter?
"Parecchio. Prima lo Scudetto con Antonio Conte, poi la seconda stella,quindi Coppe Italia e Supercoppe. E ora la possibilità di iniziare il 2025 alla grande".

Diceva che una grande squadra non può prescindere dall'avere, alle spalle, una grande società?
"Esattamente, quello che Beppe Marotta e i dirigenti hanno fatto per tenere in bilico conti non certo belli dopo la gestione Zhang è il segreto di questa Inter".

Domani, il giocatore decisivo chi sarà?
"Penso Lautaro Martinez, anche se non segna sta giocando con e per la squadra. Però la zampata ce l’ha sempre in canna e lui ha già deciso altre finali".

E il simbolo in campo?
"È tutto il centrocampo, con Nicolò Barella in testa". 

Sezione: News / Data: Dom 05 gennaio 2025 alle 17:55
Autore: Christian Liotta
vedi letture
Print