Come prevedibile, non è andata giù all'Aic la dichiarazione di ieri di Mino Raiola relativa alla revoca dell'iscrizione di Mario Balotelli dal sindacato dei calciatori perché, a suo dire, "protegge solo i calciatori italiani". Secca la replica del presidente, l'avvocato Sergio Campana, che nel rispondere al procuratore di SuperMario cita anche un esempio relativo proprio a un giocatore dell'Inter, ovvero Goran Pandev, ricordando la mobilitazione dell'Aic a difesa del macedone nella sua causa, poi vinta, contro la Lazio. "Non abbiamo mai discriminato nessuno, nè italiani, nè stranieri, nè tantomeno extracomunitari. Il caso Pandev ne è la dimostrazione: l'abbiamo difeso contro un club italiano. In merito alla riduzione degli extra, si è semplicemente tornati alla regola in vigore fino al 2007 e modificata nel 2008. In fin dei conti si tratta di 12 giocatori, ma di stranieri in Italia ce ne sono ben 1005...".

Il segretario Gianni Grazioli invece preferisce essere più accomodante, ricordando l'incontro avuto proprio con Balotelli qualche mese fa: "Mario è venuto a trovarci lo scorso aprile. E' stato un gesto che abbiamo molto apprezzato. Ci ha chiesto collaborazione in alcune iniziative conto il razzismo e noi ci siamo messi a disposizione. Sarà così anche se davvero non dovesse iscriversi". E' comunque giusto ricordare che, come detto anche dallo stesso Raiola, questa decisione è un atto di protesta e in alcun modo legata a motivazioni figlie delle voci di calciomercato che riguardano l'attaccante dell'Inter.
 

Sezione: In Primo Piano / Data: Mar 13 luglio 2010 alle 16:17
Autore: Christian Liotta
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