Plasmare le certezze nel momento decisivo della stagione. Marzo è iniziato e l'Inter si trova a Rotterdam pronta ad affrontare l'andata degli ottavi di finale di Champions League. Nerazzurri improntati su un campo che ha fatto sudare i cugini, sbattuti fuori da un Feyenoord esuberante ma comunque con molti limiti strutturali. La formazione olandese approccia con entusiasmo il confronto con il biscione, collezionando 5 calci d'angolo nei primi venti minuti. Una sorta di approccio offensivo ma anche ordinatamente composto. La banda di Inzaghi attende inizialmente, commette qualche imprecisione di troppo in fase di proposizione, ma poi s'affaccia con pericolosità interessante dalle parti della difesa olandese. Dopo 3 minuti è Osman a impegnare Martinez, fornendo un indirizzo di elettricità al lato difensivo di Dumfries, che s'impone in avanti soffrendo un pochino in copertura. L'Inter ha molta più qualità degli avversari e lo dimostra ogni volta che riesce a costruire nella metà campo avversaria.

LA ZAMPATA PREGIATA DI TIKUS. Ci si aspettava un inizio aggressivo della truppa di Van Persie, e così è stato. Ma l'Inter ha saputo reggere, con quella capacità strutturale che governa l'universo interista. Difesa schierata e prontezza nel ribaltamento di fronte. Quando Hancko sbaglia sul pressing di Lautaro, ecco che si apre una possibilità interessante. Thuram e Lautaro aspettano palloni interessanti, ma non sembrano al top, circondati dalla retroguardia casalinga, L'occasione per i nerazzurri arriva, quando Acerbi raccoglie un colpo di testa difettoso di Thuram e prova la conclusione, trovando però una conclusione agevole da parare per Wellenreuther. E' solo il preambolo del gol interista, che arriva con grande istantaneità. Rimorchio e scarico: esecuzioni pregiate sull'asse Barella-Thuram. Bravissimo Dumfries a scaricare per il centrocampista, che posiziona il calibro della precisione aerea: Thuram si fa trovare prontissimo, cercando e trovando la porta con una zampata pregiata. Bella, bella, davvero bella tecnicamente e anche impulsivamente. Un gol da centravanti vero in un momento tutt'altro che brillante per Tikus.

PIATTO FORTE: QUALITÀ. E IL TORO COLPISCE ANCORA...Nel secondo tempo il canovaccio cambia perché gli olandesi sono più proiettati a difendere la zona difensiva, ed ecco che l'Inter può approfittarne sin da subito, cercando di costruire il gioco senza soluzione di continuità. Con lo sviluppo dei minuti che trascorrono, l'intenzione (parecchio disciplinata) dei nerazzurri è quella di cercare il bis. La discesa di Bastoni è ottima: la sua interpretazione del ruolo è stata davvero consistente. Così a Rotterdam va in scena una dimensione collettiva di livello elevato. L'Inter suggella sicurezze e Lautaro Martinez trova il gol del raddoppio con una rapidità micidiale. Rete da rapace d'area di rigore e pratica virtualmente in archivio. C'è anche la ghiotta chance di calare il tris ma Zielinski sbaglia dal dischetto (dopo il bacio al pallone). Il Biscione continua comunque con grande generosità a offrire soluzioni differenti nella costruzione del gioco. Il proprio presente è 'macinare gioco', sfruttando la spavalderia olandese, che nella ripresa è stata tutt'altro che brillante. L'andata degli ottavi va in archivio con un successo ottimo che fornisce garanzie in vista della sfida di ritorno. Metà dell'opera con merito!

Sezione: In Primo Piano / Data: Gio 06 marzo 2025 alle 08:00
Autore: Niccolò Anfosso
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