Ospite d'eccezione di 'Supertele', programma di DAZN condotto da Pierluigi Pardo, Karl-Heinz Rummenigge ha parlato estesamente della sua Inter, tra passato e presente. La chiacchierata, però, parte con un passaggio veloce sul Bayern Monaco, e in particolare all'operazione che portò Luca Toni in Baviera dalla Fiorentina: "Luca era un giocatore bravo, il trasferimento fu azzeccato. Da noi i giocatori fisicamente forti hanno sempre fatto bene, la prima stagione fece tantissimi gol (39, ndr) giocando in coppia con Ribery". 

Segui il campionato? Dove collochi il Napoli a livello europeo?
"E' una squadra molto forte, mi piace Spalletti che sta facendo un grande lavoro, si vede la sua mano. Hanno distrutto la Juve in modo incredibile. Il calcio italiano è cambiato, c'è meno catenaccio rispetto ai miei tempi: è sulla buona strada". 

Il Napoli può arrivare in fondo in Champions?
"La vera Champions comincia adesso. Il Bayern ha vinto sei partite su sei nel girone, ma ora cominciano le gare difficili. Il Napoli può andare fino in fondo, deve avere fortuna anche nel sorteggio. L'Eintracht è un avversario da rispettare, ovviamente gli azzurri partono favoriti". 

Come vedi l'Inter oggi?
"E l''unica squadra che può diventare pericolosa per il Napoli, mancano ancora 20 partite anche se i punti di distacco sono tanti".

Che cosa sta succedendo a Lukaku?
"Prima di andare al Chelsea giocava alla grande, segnava tanti gol. Quest'anno non è mai stato in forma, l'importante è che ora torni al 100% a livello fisico, poi diventerà fondamentale per l'Inter". 

Milan-Inter cosa era per te?
"Il derby è il derby, la partita - dopo quella con la Juve - più importante del campionato italiano. Oggi parliamo di un derby di Supercoppa, è sempre un extra: se la perdi, non è un dramma". 

L'Inter può qualificarsi ai quarti di Champions?
"L'Inter può andare avanti, se non sottovaluta il Porto. L'Inter, non dobbiamo dimenticarlo, è passata come seconda nel girone di Bayern e Barcellona: per me è già un successo essere agli ottavi". 

In quale squadra le piacerebbe giocare oggi in Italia?
"Sempre nell'Inter, che è nel mio cuore. Ho vissuto momenti indimenticabili, quando sono arrivato a Milano è subito nata un'amicizia tra me, la mia famiglia e i tifosi". 

Ti aspettavi i problemi della Juve dentro e fuori dal campo?
"La Juve ha dominato il calcio italiano per tanti anni, vincendo nove volte di fila lo scudetto. A livello calcistico è sempre stata una grande società, ma io credo che la Juve abbia sbagliato completamente a entrare nella Super League, una cosa che danneggia il calcio europeo in modo gravissimo. Il calcio deve essere rispettato come calcio, ogni tanto pensiamo troppo al business. Io mi sono rifiutato di entrarne a far parte perché sapevo fosse un progetto contro il calcio". 

Hai mai pensato di tornare in Italia da dirigente?
"Ci sono stati dei contatti, ma io stavo molto bene in Germania. Le cose culturalmente sono diverse tra i due Paesi, ho fatto bene a restare in Germania. Era un club del Nord, ma non sono il tipo che rivela il nome". 

Sezione: In Primo Piano / Data: Mar 17 gennaio 2023 alle 00:13
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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