La Gazzetta dello Sport oggi ha intervistato Antonio Careca, ex leggenda di Napoli e Brasile. Con lui si è parlato anche della lotta scudetto.

Questo calcio le piace? 
"Sempre e tanto e mi dispiace non poterlo vivere dal campo, perché con tutte le telecamere a disposizione sai quanti falli sarebbero stati fischiati. Ne abbiamo prese di botte io e Diego, ma anche gli attaccanti delle altre grandi". 

Cosa guarda dal Brasile? 
"Tutto quello che si può, tutto quello che è Napoli, tutto quello che è Serie A. Sono informatissimo, non mi perdo nulla". 

E dunque, come finirà? 
"L’Inter e il Napoli se la giocheranno ad oltranza, anche se il pareggio di domenica a Venezia lascia assai amarezza in me. Ma può succedere, non bisogna farne un dramma. Probabilmente non è esclusa neanche l’Atalanta, non si può dire: è impossibile prevedere lo sforzo della Champions League quanto costi a Inzaghi ed ai suoi ragazzi. Il Bayern è una distrazione grande. L’Inter è più forte, anche se meno dell’anno scorso; il Napoli si sta riprendendo, però senza Kvara e poi senza Neres ha perso tanto. Ma almeno adesso uno torna mentre il georgiano resterà un rimpianto". 

Le piaceva e neanche poco. 
"Perché puntava l’uomo e lo saltava e se non era in giornata rappresentava egualmente una preoccupazione per gli avversari. Perché ha dentro di sé un calcio gioioso, trasmetteva allegria. Ma il calcio va così: il Psg ha speso una cifra notevolissima, e già questo è sufficiente per riconoscere il valore di Kvara. Fosse stato qua, sarebbe stato diverso questo finale. Con Kvara e Neres assieme ci sarebbero stati valori più alti ma la corsa allo scudetto resta aperta".

Sezione: News / Data: Gio 20 marzo 2025 alle 14:35 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni
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