"Lo stadio vuoto sarebbe una sconfitta". Questo è il presupposto da cui parte la soprintendente alle Belle arti di Milano, Emanuela Carpani, che apre alla demolizione parziale del secondo anello del Meazza: “Probabilmente una parte dovrà essere sacrificata. Però tra zero e cento, se riusciamo a salvarne comunque una parte rappresentativa e se c'è un equilibrato inserimento nel contesto…". Al termine dell'incontro, durato un'ora e mezza, tra la soprintendente Carpani, il sindaco Beppe Sala, l'ad dell'Inter Alessandro Antonello con i rappresentanti di Oaktree e il ceo del Milan Giorgio Furlani con gli advisor Giuseppe Bonomi e Nicholas Gancikoff, è stata propsettata la soluzione di un vincolo “soft” che permetta la demolizione parziale del secondo anello in modo da ridimensionare il vecchio impianto.

“Cercheremo di mantenere il più possibile del vecchio stadio, compatibilmente con l'intervento che devono fare le due squadre", ha dichiarato Carpani all'uscita dalla riunione. “Il fatto che rimanga il calcio, con l'ipotesi che al Meazza giochino le squadre Primavera e femminili di Inter e Milan, potrebbe essere un valore aggiunto. Abbiamo insistito sul fatto che l'intervento deve essere di grande qualità architettonica, soprattutto per chi ci abita”, ha proseguito la soprintendente, che ha ribadito la volontà di scongiurare un San Siro vuoto: “Sarebbe una sconfitta per tutti. Una struttura che si degrada, senza funzioni, non conviene a nessuno”.

Sezione: News / Data: Mer 18 settembre 2024 alle 14:32 / Fonte: Rai News
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
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