Dopo l’annuncio delle scorse ore circa il ritorno al calcio giocato di Christian Eriksen dopo il brutto arresto cardiaco che durante gli scorsi Europei ha spaventato il mondo intero, torna a parlare il professor Bruno Carù, cardiologo che in passato ha anche collaborato con l’Inter, intervistato da Gazzetta.it.









Cosa vuol dire un arresto cardiaco in un calciatore di trent’anni?
"È un evento molto raro in un soggetto maschile di quest’età. È un segnale che ci indica una predisposizione genetica verso un certo tipo di evoluzione clinica. Il cuore si ammala solo per ragioni molto gravi, che spesso possono essere ricondotte alla storia familiare. Eriksen ha una cardiomiopatia aritmogena del ventricolo destro. In pratica è un’alterazione congenita del muscolo a livello strutturale, che ha portato all’arresto. Una minima variazione dell’attività potrebbe causare nuovamente un episodio del genere".




Quindi la possibilità che succeda ancora è concreta.
"Assolutamente, proprio perché il problema è ereditario. Al momento sembra che non ci siano correlazioni con lo stress fisico, per cui ci sono situazioni che possono diventare critiche anche per azioni normali nella vita quotidiana. Le prestazioni non saranno comunque condizionate sul piano atletico".







 








Sezione: News / Data: Lun 31 gennaio 2022 alle 19:42
Autore: Egle Patanè
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