Sul dibattito calcistico aleggia una novità che avrebbe del rivoluzionario: l'idea di abolire, in un futuro nemmeno troppo lontano, i tempi supplementari, passando subito ai calci di rigore in caso di parità nelle gare ad eliminazione diretta un po' come avviene adesso in Coppa Italia. La UEFA sta meditando su questa novità, che permetterebbe nelle intenzioni di far stancare meno i giocatori. Ma Arrigo Sacchi, ex ct azzurro, si oppone fortemente a questa visione: "Ma se proprio vogliono preservare la salute dei calciatori e rendere lo spettacolo sempre più bello, è sufficiente che riducano il numero delle partite. Invece noto che, anno dopo anno, gli impegni aumentano con la conseguenza che le squadre non si possono allenare come dovrebbero e i calciatori vanno inevitabilmente incontro a brutti infortuni”, afferma categorico ai microfoni della Gazzetta dello Sport.

Sacchi aggiunge: “Se il fine del calcio dev’essere divertire la gente, allora bisogna giocare di meno e allenarsi di più. In questo modo la gente potrà assistere a partite belle, giocate da atleti che sono perfettamente in forma. Togliendo i supplementari eliminerebbero trenta minuti di adrenalina pura. E, di conseguenza, non farebbero il bene di questo sport. Inoltre, le squadre più deboli farebbero ostruzionismo, punterebbero a difendersi per 90’ sapendo che poi avrebbero la possibilità di vincere attraverso i rigori. L’adrenalina è fondamentale se si vogliono provare emozioni forti. La gente ha fame di divertimento, di passione. Nei supplementari si vede la fatica dei calciatori, lo spirito di sacrificio, si ammira il loro coraggio e, cosa tutt’altro che trascurabile, si può anche apprezzare la squadra che è preparata meglio dal punto di vista atletico”. 

Sezione: News / Data: Sab 22 febbraio 2025 alle 14:29
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
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