Il Feyenoord è risultato estremamente simpatico ai tifosi dell'Inter nei playoff di Champions League. Il sentimento cambierà negli ottavi, visto che proprio i giustizieri del Milan sono capitati ai nerazzurri nell'urna di Nyon. Sorteggio accolto con una certa soddisfazione in Via della Liberazione perché, in caso di passaggio ai quarti, il tabellone offrirebbe la vincente fra Bayern Monaco e Bayer Leverkusen. Non sarebbe certo una passeggiata di salute per la Beneamata, ma si eviterebbe il pericolo dello spauracchio Real Madrid che, dopo aver disputato un maxi girone imbarazzante per una squadra campione d'Europa in carica, contro il Manchester City di Guardiola ha dimostrato di essere tornato praticamente ingiocabile.

Simone Inzaghi sogna di alzare la coppa dalle grandi orecchie. Il direttore sportivo Piero Ausilio dice addirittura che firmebbe per lo scudetto al Napoli e la Champions nella Milano nerazzurra. Due anni fa questo sogno è stato sfiorato, giocando alla grande in finale contro il City che ha tremato sino allo scadere della gara di Istanbul prima di esultare. E quindi l'Inter ha il dovere di provare ad avanzare nell'Europa che conta, iniziando però a battere nella doppia sfida un Feyenoord che è sì inferiore ai nerazzurri, ma che è la classica squadra che può far piangere l'avversario di turno se la si affronta senza la necessaria umiltà. Ma, al netto della firma che apporrebbe Ausilio sulla scelta tra scudetto e Champions League, sappiamo che l'Inter dovrà tentare di affrontare ogni impegno da qui alla fine della stagione con la stessa voglia di vincere. Coppa Italia compresa.

Da questa sera, a San Siro contro il Genoa, i nerazzurri torneranno a scendere in campo ogni tre giorni e sappiamo quanto sarebbe pericoloso scegliere di volta in volta quando spingere al massimo o quando staccare la spina. Così si rischierebbe veramente di terminare la stagione con zero tituli. È evidente come il mister abbia il dovere di sfruttare l'intera rosa a disposizione a seconda dell'avversario che si affronterà sia in Italia che in Europa, ma la tensione sempre alta aiuterebbe ad avere anche la competività sempre alta. Purtroppo in questa stagione, a differenza di quella che ha regalato il ventesimo scudetto e conseguente seconda stella, sono parecchie le assenze per infortunio.

L'ultimo ad alzare bandiera bianca è Yann Sommer che ieri è stato operato per la riduzione della frattura del pollice della mano destra. Il forte portiere svizzero dovrà stare fuori per qualche gara, compresa la doppia sfida di Champions contro il Feyenoord, a meno di un recupero miracoloso. Toccherà quindi difendere i pali della Beneamata, in una fase forse decisiva per la stagione, a Josep Martinez. Il ventisette spagnolo è stato pelevato a titolo definitivo la scorsa estate dal Genoa, per la considerevole cifra di quindici milioni di euro. Cifra ritenuta da molti eccessiva per un portiere di riserva, che in nerazzurro ha disputato solo novanta minuti nella gara di Coppa Italia a San Siro contro l'Udinese, vinta 2-0 dai merazzurri. Porta difesa al meglio, quindi, da Martinez. L'Inter ha investito su questo ragazzo, che nei due anni al Genoa ha fatto molto bene, perché crede che possa essere il portiere titolare per molte stagioni. Ora sta a lui dimostrare di essere degno del compito.

Nella sua gloriosa storia l'Inter ha avuto sempre grandi portieri, è nel dna del club porre molto attenzione al ruolo. Ruolo che è cambiato con l'evoluzione del gioco ed è noto quanto sia importante la partecipazione dell'estremo difensore nell'inizio azione che predilige Inzaghi. Martinez, oltre a saper parare, dovrà convincere anche di poter convivere con meccanismi e movimenti che la squadra pratica a memoria. Il destino vuole che la sua prima volta da nerazzurro in campionato, capiti a San Siro e contro la sua ex squadra. Forza e coraggio.

Dopo lo scivolone di Torino, Inter a -2 dal Napoli che domani pranzerà sul lago di Como. Una settimana prima del faccia a faccia al Maradona. In mezzo la Coppa Italia, poi la Champions. L'Inter balla su più tavoli. Bello così.

Sezione: Editoriale / Data: Sab 22 febbraio 2025 alle 00:00
Autore: Maurizio Pizzoferrato
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