"Ero in tribuna l’altra sera, ho sofferto. Fatico a riconoscere il Milan. Mi procura sofferenza, non c’è più quello stile e non penso soltanto al campo". Parola di Roberto Donadoni, ex rossonero intervistato oggi dal Corriere dello Sport per analizzare il momento del Diavolo. Donadoni ammette poi di aver sperato in una chiamata del Parma, che alla fine ha invece virato sull'ex interista Cristian Chivu: "Ho sperato che lo facesse. A Parma sono legato, lì ho battezzato mia figlia. Ci sarei tornato di corsa. Hanno scelto Chivu, non mi pare che abbia mai allenato in Serie A". 
 
È così. Cherubini ha investito su un progetto a lungo termine. 
"Parlare di progetti e programmi in Italia è fuori luogo ormai. Oggi conta il risultato immediato. Ovunque, a tutti i livelli. Se poi alleni Inter, Juve o Milan hai solo l’obbligo di vincere, ho letto cos’ha detto Conte, sto con lui, capisco che è la scoperta dell’acqua calda. Tuttavia da noi, dove dominano le proprietà straniere, c’è qualcuno che prova a fare le cose giuste e ha ancora un briciolo di capacità. L’Atalanta ad esempio. Anche lì c’è la presenza americana, ma ci sono dirigenti abili. La competenza oggi è il petrolio. Mi fa rabbia pensare che ci siamo ridotti così, e non mi riferisco solo al calcio. Il giudizio lo estendo al Paese".

Sezione: Rassegna / Data: Sab 22 febbraio 2025 alle 09:26
Autore: Stefano Bertocchi / Twitter: @stebertz8
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