L’ingresso di Antonio Bellocco, rampollo del clan di Rosarno, nella curva dell’Inter avrebbe avuto il favore dei vertici del tifo nerazzurro, tra cui dello stesso Andrea Beretta arrestato per l’omicidio del 36enne ultrà, per fermare presunte 'pressioni' di alcune cosche ad entrare nel business della curva dopo l’omicidio di Vittorio Boiocchi, storico capo della Nord ucciso il 29 ottobre del 2022. Questo è quanto avrebbe dichiarato, in sintesi, lo stesso Beretta detenuto, in isolamento, nel carcere milanese di Opera.

Una ‘protezione’ di Bellocco che, piano piano, sarebbe diventata pretesa a mettere le mani sempre in più affari: biglietti, parcheggi e merchandising. È in quest’ultimo settore, piuttosto florido visto le ultime stagioni vittoriose della squadra nerazzurra, che Beretta aveva una sorta di ‘monopolio’ con guadagni molto sostanziosi. La recente pretesa di una fetta più grande dei profitti sarebbe stata la molla che avrebbe portato a incrinare alcuni equilibri, tanto che Beretta si sarebbe sentito “tradito da alcuni amici” e ha iniziato a girare armato per difendersi da Bellocco, stanco di accontentarsi delle “briciole”. Beretta ha ammesso di occuparsi degli affari legati alla vendita dei biglietti e dei gadget, mentre ha nega di far parte del business dei parcheggi e tantomeno di affari legati allo spaccio di droga.

Sezione: News / Data: Ven 13 settembre 2024 alle 23:44 / Fonte: ADNKronos
Autore: Redazione FcInterNews.it
vedi letture
Print