L'analisi del lunedì di Paolo Condò parte ovviamente da Juventus-Inter. "Alla fine la Juve esulta rabbiosa. L’Inter rosica furiosa con se stessa. Il Napoli stende le gambe e respira. L’Atalanta si mangia le mani. La Lazio sospira preoccupata - si legge sul Corriere della Sera -. Juventus-Inter ridisegna una quantità di destini e nell’arco dei 90’ lo fa più volte perché in sostanza è la gara dell’andata reloaded. Se il punteggio finale parla di un solo gol anziché di otto è perché al dunque gli errori di mira sono fragorosi, e il colpo vincente di Conceicao è l’unico centro di un tiro al bersaglio da guerci".

"A rigor di logica - si legge ancora - alla Juve non converrebbe giocare ai due pugili con la guardia abbassata, perché i pugni dell’Inter potenzialmente sono più pesanti: il modo in cui Dumfries brutalizza nel primo tempo Savona, totalmente privo di protezione, è impressionante. Però l’olandese sbaglia ogni scelta finale, dal colpo di testa che finisce alto al bolide sul palo, e così un duello chiaramente vinto dall’Inter non porta nulla alla causa nerazzurra. Inzaghi ne vede tante sfumare, di occasioni così, perché Lautaro è in una di quelle serate in cui pensa di dover concorrere per il Pallone d’oro con una rete di artistica fattura, e azzarda tiri al volo palladiani lì dove ci sarebbero tempo e spazio per conclusioni a colpo sicuro".

Così la Juve "perde tanti palloni in uscita ma l’azzardo di puntare sulle polveri bagnate dell’Inter funziona. Taremi, per esempio: il modo in cui spreca un contropiede è da codice civile". In più "Inzaghi non ottiene nulla dai cambi, mentre dall’altra parte basta un Cambiaso — e poi un Locatelli in modalità gestione — per neutralizzare l’uragano Dumfries, nemmeno tempesta tropicale nella ripresa".

Sezione: Rassegna / Data: Lun 17 febbraio 2025 alle 09:52
Autore: FcInterNews Redazione
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