Clima cupo a Casteldebole. Non solo l’Inter ha concesso un punto lunedì sera al Livorno, rilanciandolo più di quanto non dica la scarna classifica, ma con quello sciagurato finale di partita si trova ora nella condizione di avere tanto da dimostrare. Il Bologna proverà a chiudere a doppia mandata la sua porta: nelle sedute costantemente oscurate, in settimana Ballardini ha provato e riprovato il 3-5-1-1, che poi significa difesa a cinque con Garics e Morleo in appoggio sull’esterno. Per il resto rimane il solito vuoto pneumatico di idee. Stavolta Perez fuori fase dovrebbe lasciare il posto a Krhin quale guida e luce del reparto. Si fa per dire, naturalmente. Friberg è ipotesi di mezzala più accreditata rispetto a Pazienza, un ruolo più adatto in teoria allo svedese che non quello di trequartista, in cui venne già provato e bocciato. Ibson desaparecido, e non è una novità.

Piuttosto il Bologna ritrova Kone sulle spalle del quale c’è il fardello di costruire qualche contropiede e pure finalizzarlo, se è vero che il greco è l’unico di cui si ricordi qualche gol (4 reti, capocannoniere attuale rossoblù). Dei tanti attaccanti spuntati, stavolta il tecnico è intenzionato ad affidarsi a Cristaldo. L’impressione è che uno valga l’altro. Non è ancora dato a sapere se Guaraldi seguirà la squadra a San Siro. Un “giro di valzer” che non è come quelli evocati in serie C dal presidente in un infausto intervento telefonico l’altra sera presso una tv locale. Guaraldi ha il raro dono di far indignare la tifoseria a ogni sua dichiarazione pubblica. E’ un talento anche questo.
 

Sezione: Rassegna / Data: Ven 04 aprile 2014 alle 12:27 / Fonte: Tuttosport
Autore: Redazione FcInterNews.it
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