Bella intervista della Gazzetta dello Sport a Beppe Bergomi per parlare dell'Inter e delle ambizioni nerazzurre per la stagione ormai al via.

Meno di una settimana all’inizio della Serie A. Che idea si è fatto dei nerazzurri?
"Sono la squadra da battere, ma prendo spunto da una frase di Zielinski detta proprio alla Gazzetta: "Io una preparazione così dura in vita mia non l’ho mai fatta". L’anno scorso l’Inter ha avuto l’età media più alta del campionato. Ora c’è stato qualche infortunio di troppo e bisogna stare attenti. Per questo dico che è un gioco di motivazioni, di voglia di confermarsi. Per vincere di nuovo non bisogna pensare di avere già la pancia piena".

Simone Inzaghi avrà un ruolo diverso, stavolta.
"Sì, perché entra da campione in carica. Dovrà tenere tutti sul pezzo in ogni momento, ma in questo è un top player. Conosce le dinamiche, le trasferte più e meno toste. Insomma, sa tutto. Deve tirar fuori dai giocatori ancora qualcosa in più".

Ce n’è uno in particolare?
"Faccio una premessa: gli interisti sono tutti forti, fortissimi, ma se me ne chiede uno le dico Barella. Parliamo di un ragazzo che vuole vincere ogni partitella, che ha una personalità trainante e un senso assoluto del sacrificio. Scelgo lui perché è il più forte, il più importante. Vedo in Nicolò l’uomo spogliatoio. Il leader emotivo del gruppo».

Chi l’ha sorpresa di più in questo precampionato?
"Bisseck. So che l'Inter sta cercando un mancino, ma l’anno scorso lui ha giocato anche da braccetto sinistro".

Chiudiamo con Taremi: ha stregato anche lei?
"Sì, è intelligente e rapido. In più, segna sempre. Ci faccia caso: non eccelle in nessun fondamentale, ma sa fare tutto".
 

Sezione: Copertina / Data: Dom 11 agosto 2024 alle 08:56 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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