Christian Vieri non ha dubbi: "Se devo scegliere un derby, forse è proprio perché lo vincemmo così che mi viene in mente quello: marzo 2002, 1-0 a casa loro, gol mio a dieci minuti dalla fine". Comincia con questo ricordo la lunga intervista concessa da Bobo a La Gazzetta dello Sport nel giorno di Milan-Inter. Ecco qualche passaggio. 

Di coscia o di ginocchio? 
"Boh, forse coscia. O forse tutti e due. E meno male che è entrata, altrimenti non ci avrei dormito una settimana". 

La classifica ha sempre ragione: eravate più forti allora ed è più forte l’Inter oggi. Stasera conterà più quello o il fatto che sia un derby? 
"Buona la seconda. L’Inter è più forte, non ho dubbi. Ma tra i tanti luoghi comuni del calcio che mi fanno incazzare, uno non lo è: ogni derby è una storia diversa, fatta di mille motivazioni, a partire dall’orgoglio. E quegli stimoli se ne fregano di qualunque valutazione tecnica, e possono fare miracoli". 

Si sfidano una squadra con un attacco collaudatissimo e un’altra che lo sta appena stravolgendo. 
"Non giriamoci intorno: da una parte una certezza, dall’altra un’incognita. La coppia dell’Inter ha pochi rivali in Europa: giocano uno per l’altro, segnano entrambi, si mettono al servizio di una squadra che da molti anni non si vedeva giocare così bene. E’ una certezza che il Milan non ha ancora trovato e può pesare molto, certo. Soprattutto a livello mentale". 

Vede un Inzaghi diverso? E lo vede un po’ sottovalutato nel panorama dei tecnici europei? 
"Diverso no, cresciuto con la squadra sì: grande gestore e non è facile con tanti giocatori forti. Sottovalutato? Forse, magari si ha la percezione che sia troppo “basico” perché ha il suo sistema, i suoi giocatori: va sul sicuro, non gli piace inventare". 

Lautaro è tornato a segnare anche bendato, ma lei è stato il primo a non avere dubbi, e glielo disse in tv: perché le era capitato lo stesso periodo-no? 
"Mi è successo un paio di volte e mica sapevo perché: non sempre c’è un perché quando la palla decide di non entrare più, anche se fai la cosa giusta. Non è che sono un mago, semplicemente guardavo Lautaro giocare. Se sei in crisi sbuffi, e io non lo vedevo soffrire mentalmente la situazione; se sei in crisi vieni incontro per paura di sbagliare, non vai in profondità. E soprattutto fai dieci partite senza tirare mai, non hai due-tre occasioni ogni volta". 

Coppia perfetta, con Thuram? 
"Uno in velocità sul lungo a spaccare la difesa, l’altro che va negli spazi: non solo Lautaro, anche i centrocampisti. E l’Inter non ha solo un centrale che in Europa non sfigura con nessuno, Calhanoglu: ha cinque centrocampisti che sanno fare gol. In Europa non ce ne sono tanti". 

Lautaro e Thuram le ricordano una coppia del passato? 
"I Calypso Boys, Andy Cole e Dwight Yorke del Manchester United: feeling in campo e anche fuori dal campo, come loro". 

A fine stagione avrà segnato più Lautaro o Thuram? 
"Boh. È più facile dire che possono arrivano tutti e due a venti gol. E se l’Inter continua così, uno dei due può anche sorpassare Retegui".

Mkhitaryan ha detto che, quando gioca bene, l’Inter è “ingiocabile”, in Italia e in Europa. 
"E io le dico la mia top 5 per la Champions: Inter, Real, Barcellona, Bayern e Liverpool. Più il City come outsider, fa ridere eh? E quelle che giocano meglio sono Inter, Liverpool e Barcellona". 

Ma si può inconsciamente pensare più alla Champions che al campionato? 
"Club come l’Inter sono nati per vincere nel loro Paese e in Champions. Se pensi più a un obiettivo e lo fallisci, rischi di restare con niente in mano: la strada è lottare per tutto, l’Inter lo ha capito". 

Una mossa tattica che può decidere questo derby? 
"Parlare di tattica è noioso. Quando giocavo nell’Atletico Madrid adoravo Antic che ci diceva: pensiamo a noi, teniamo la palla e andiamo a fare gol. La tattica, come diceva Berlusconi, è una sola: 'Attaccare!'". 

Si finga Inzaghi e Conceiçao e tolga un giocatore al Milan e uno all’Inter. 
"Sono Inzaghi: tolgo Leao. Sono Conceiçao: ne tolgo otto- nove". 

ACQUISTA QUI I PRODOTTI UFFICIALI INTER!

Sezione: Copertina / Data: Dom 02 febbraio 2025 alle 10:49
Autore: Stefano Bertocchi / Twitter: @stebertz8
vedi letture
Print